Il gruppo comunale del PdL prende posizione sulla convulsa situazione politica del centrodestra e annuncia nuove iniziative: la distribuzione di un nuovo numero del periodico dove si illustra il lavoro svolto dal principale partito di opposizione a palazzo dei Priori, “il Popolo di Perugia”, e una serie di incontri nei quartieri. Quanto alle primarie, il gruppo del PdL è esplicito: “Se non si dovesse giungere alla diretta consultazione dei simpatizzanti e degli elettori del Popolo della Libertà, non solo si sarà persa un’importante occasione di partecipazione, ma si sarà anche rinunciato ad una significativa forma di rigenerazione per un partito alle prese con più di una difficoltà”.

 

Il partito va rivitalizzato. “C’è bisogno di fare pulizia - continua il gruppo del PdL - di ripartire dalle forze migliori, vecchie e nuove, e di separare il grano dalla zizzania per fare emergere le persone capaci e perbene che costituiscono l’anima del PdL e del centrodestra. Passata la tempesta e gli scandali, ci accorgeremo che il fango - fosse anche quello di un qualche politico troppo “fiorito” - non potrà coprire chi si è distinto per dedizione, capacità, responsabilità e trasparenza.

 

Serve un colpo di reni e ripartire. Da dove? Dai valori fondanti: libertà, identità nazionale, famiglia e lavoro; dal merito e dalle capacità dei singoli; dal rifiuto di ogni opportunismo e trasformismo; dall’onestà, sbattendo la porta in faccia a figure torbide; dal contatto diretto con gli elettori, nella speranza che alle prossime politiche si voti reintroducendo le preferenze; dalle regole (certe, accettate al momento dell’iscrizione o della candidatura) e dalla disciplina di partito per cui, banalmente, chi sbaglia deve pagare. Occorre dunque ripartire dal fare politica, nel senso più alto e più nobile del termine, ovvero come servizio nell’interesse della collettività”.

 

Il gruppo del PdL rilancia la propria iniziativa con la diffusione di un nuovo numero del periodico “Il Popolo di Perugia” (in allegato la versione integrale dell’articolo che aprirà il nuovo numero) e “con un nuovo ciclo di incontri nei quartieri - il cui calendario sarà adeguatamente pubblicizzato - per parlare di vivibilità, sviluppo e servizi. ‘In nome del Popolo sovrano’: così si chiamerà l’iniziativa. Perché - senza bisogno che ce lo ricordi qualche demagogo strillone - sappiamo che la democrazia appartiene al Popolo (e non, ad esempio, all’alta finanza). Perché sentiamo l’esigenza di ricostruire un rapporto diretto di fiducia e di collaborazione con i perugini, di stare a contatto con i nostri concittadini, nostro unico interesse, di ascoltarne le esigenze e le speranze. Perché anche Perugia possa avere la sua alternativa. In nome del Popolo sovrano”.

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