PERUGIA - Parte domani, giovedì 26 febbraio, in sette scuole dell'Infanzia il progetto di sperimentazione per il superamento dell’uso delle stoviglie in plastica nelle mense scolastiche. Un'iniziativa che consentirà di comparare nel periodo febbraio-giugno 2014 quattro modalità diverse che saranno effettuate in alcune scuole-campione.

 

La prima modalità è l'utilizzo di stoviglieria lavabile in porcellana o altro materiale analogo, con lavaggio nella sede di refezione alla scuola d’infanzia “Lampada Magica” di Perugia, via Villa Glori.

La seconda riguarda la stoviglieria lavabile in porcellana o altro materiale analogo, con lavaggio effettuato dalle famiglie degli alunni, a cui verrà assegnato un kit costituito da contenitore in plastica a chiusura ermetica, piatti e bicchiere alla scuola primaria T.P. “Collodi” di San Sisto, via delle Muse e scuola d’infanzia “Andersen” di Perugia, via Gregorovius a Ferro di Cavallo (la seconda si allineerà successivamente alla sperimentazione).

La terza modalità scelta è l'uso di stoviglieria in materiale eco-compatibile (polpa di cellulosa) alle scuole d’infanzia di Civitella Benazzone e di Fratticiola Selvatica.

La quarta riguarda infine l'utilizzo di piatti e bicchieri in plastica, posateria in acciaio – è l’attuale modalità - che verrà presa in esame nelle scuole d’infanzia di Pretola e Villa Pitignano, al fine di avere la specifica base di raffronto rispetto agli altri tre scenari.

 

“I quattro scenari – spiega l'assessore ai Servizi scolastici, Monia Ferranti - saranno monitorati al fine di individuare per ciascuno punti di forza, criticità, impatto sull’organizzazione generale del servizio e, in via generale, per un’analisi di fattibilità e sostenibilità economica in vista del nuovo affidamento del servizio di mensa scolastica. Gli aspetti da valutare saranno molteplici e riguarderanno quantità e qualità dei rifiuti prodotti, tempi di esecuzione delle procedure, costi totali, requisiti di igiene e salubrità, nonché le ricadute educative, di tipo alimentare e ambientale, sulle scuole coinvolte. Nel frattempo si procederà anche a interpellare l’utenza attraverso appositi questionari”.

 

“Abbiamo inoltre costituito un comitato ad hoc”, prosegue la Ferranti, che si occuperà del monitoraggio e della verifica successiva e che sarà composto dal responsabile del servizio di mensa scolastica del Comune di Perugia, da un membro del gruppo IdeAzioni Civiche e di uno dell’associazione Umbria Migliore, dal referente del gestore del servizio mensa, da un rappresentante dei comitati-mensa che fanno riferimento al centro preparazione pasti di S. Sisto (scuole coinvolte nell’analisi di scenario n°2) e infine da uno dei componenti delle associazioni dei genitori che fanno riferimento alle altre cucine-polo. Il comitato si avvarrà del contributo tecnico di Gesenu e dell’Istituto Zooprofilattico per la rilevazione e la fornitura di dati sugli aspetti di competenza.

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