PERUGIA - Con una manifestazione svoltasi alla Sala dei Notari è stato celebrato a Perugia il Giorno del ricordo, dedicato alla sofferenze di tanti italiani costretti all’esodo dai territori dell’ Istria, Fiume e Dalmazia. Molti di loro furono atrocemente e barbaramente uccisi nelle foibe.

All’ iniziativa, che per la prima volta dalla sua istituzione è stata patrocinata dal Comune, hanno partecipato gli studenti delle scuole superiori perugine, perché soprattutto ai giovani è rivolta la memoria di avvenimenti lontani nel tempo ma di cui perpetuare la memoria. Su questi temi ha incentrato il suo saluto il vicesindaco, Nilo Arcudi, in rappresentanza dell’ Amministrazione comunale perugina. “E’ importante fare una riflessione su queste vicende della nostra storia – ha detto – come si fa da anni riguardo alla Shoah. Non possiamo e non dobbiamo disperdere la memoria di migliaia di italiani che hanno sofferto per la tortura, il trasferimento coatto dalle proprie terre, e perfino, per tanti di loro, la morte più atroce”.

Arcudi ha anche detto che il rischio dei totalitarismi può apparire remoto nell’ Europa contemporanea, ma “i valori della democrazia e della libertà devono essere sempre tutelati, senza mai darli come acquisiti una volta per tutte”. Sono intervenuti anche Rossella Caroli, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale dell'Umbria, e Raffaella Rinaldi, del Comitato 10 febbraio Umbria - Sez. di Perugia, che ha sottolineato in una nota l’importanza di “celebrare e ricordare una pagina di storia per troppo tempo dimenticata: la tragedia delle foibe e degli esuli giuliano – dalmati rappresenta parte di un passato, neanche troppo lontano, comune a tutti gli italiani, che tutte le Istituzioni, locali e nazionali, hanno il dovere di commemorare, anche sulla scorta della legge del 30 marzo 2004 n. 92, per evitare che tali eventi possano nuovamente cadere nell’oblio”. Nel corso della manifestazione sono stati proiettati documenti filmati, e si è svolta una tavola rotonda.

Gli interventi hanno riguardato analisi e ricostruzioni storiche di quegli avvenimenti e testimonianze personali. Questi i temi: Gianni Stelli, Società Studi Fiumani – Roma: Area geografica, contesto politico e arco temporale degli eventi esodo e foibe. Franco Papetti, Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia: I numeri dell'esodo e accoglienza in Italia. Livio Zupicich, esule fiumano: Il dramma dell'abbandono della terra natia: esperienza personale. Valentino Quintana, giornalista e saggista: Le questioni irrisolte nei rapporti diplomatici Stato Italiano – Zagabria .

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