Perugia/ Domenica alla Sala dei Notari i grandi Quintetti di Mozart e Beethoven
PERUGIA - Agli Amici della Musica di Perugia, quattro celebri strumentisti a fiato, Alessandro Carbonare, Francesco Di Rosa, Francesco Bossone e Guglielmo Pellarin, prime parti dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, si uniranno - domenica 10 febbraio 2019 - a uno dei pianisti più amati dal pubblico di Perugia, Pietro De Maria, in un programma dedicato ai due grandi Quintetti di Mozart e Beethoven, capolavori assoluti di questo genere: il Quintetto in mi bemolle maggiore K. 452 per pianoforte e fiati di Mozart e il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 16 per pianoforte e fiati di Beethoven.
Il concerto sarà anche una rara occasione per ascoltare l’omaggio di Beethoven a Mozart con le Variazioni sul celebre duetto «Là ci darem la mano» dal Don Giovanni.
Il concerto si terrà domenica 10 febbraio 2019 alle ore 17:30 nella Sala dei Notari di Perugia.
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Protagonisti del concerto di domenica saranno dunque i due splendidi Quintetti – entrambi nella tonalità di mi bemolle – che Mozart e Beethoven crearono tra il 1784 e il 1797 per quartetto di strumenti a fiato e pianoforte, combinazione innovativa e insolita per l’epoca, a conferma della grande bravura degli strumentisti a fiato già negli ultimi anni del Settecento.
Il Quintetto di Mozart sarà preceduto da un Divertimento in mi bemolle maggiore, mentre il Quintetto di Beethoven sarà preceduto dalle Variazioni su «Là ci darem la mano» dal Don Giovanni di Mozart, che lo stesso Beethoven destinò a due oboi e un corno inglese.
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Pietro De Maria
Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale “Dino Ciani” di Milano (1990) e al “Géza Anda” di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.
La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh.
Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.
Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg. Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per Decca, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste.
Ha inciso inoltre le tre Sonate op. 40 di Clementi per l’etichetta Naxos, un recital registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio, l’integrale delle opere di Beethoven per violoncello e pianoforte con Enrico Dindo per la Decca e un CD con opere di Guido Alberto Fano (1875-1961) per Brilliant Classics.
Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo, alla Scuola di Musica di Fiesole e all’Accademia di Musica di Pinerolo.
Alessandro Carbonare
Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista all’Orchestre National de France. Sempre nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni anche con i Berliner Philharmoniker, la Chicago Symphony e la Filarmonica di New York.
Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera e Parigi. Dal suo debutto con l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito, come solista tra le altre, con l’Orchestra Nazionale di Spagna, la Filarmonica di Oslo, l’Orchestra della Radio Bavarese di Monaco, l’Orchestre National de France, la Wien Sinfonietta, l’Orchestra della Radio di Berlino, la Tokyo Metropolitan Orchestra e con tutte le più importanti orchestre italiane.
Ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor dando anche grande impulso anche alla nuova musica per clarinetto, commissionando nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling.
Appassionato cultore della musica da camera è da sempre membro del Quintetto Bibiena e collabora regolarmente con eminenti artisti ed amici come Mario Brunello, Marco Rizzi, Pinchas Zukerman, Alexander Lonquich, Emmanuel Pahud, Andrea Lucchesini, Wolfram Christ, Il Trio di Parma, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Luis Sclavis, Paquito D’Rivera e molti altri.
Da sempre attratto non solo dalla musica “classica”, si esibisce anche in programmi jazz e Klezmer. Importanti le collaborazioni con Paquito D’Rivera, Enrico Pieranunzi e Stefano Bollani.
Guest Professor in alcuni tra i più importanti Conservatori di tutto il mondo (Royal College di Londra, Juillard School di New York, Conservatorio Superiore di Parigi, School of Arts di Tokyo ...) ha fatto parte delle giurie di tutti i più importanti concorsi internazionali per il suo strumento (Ginevra, Monaco di Baviera, Praga, Pechino, il “Carl Nielsen” in Danimarca ed il “Crusell” in Finlandia) .
Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart con la quale, sempre sotto la direzione di Abbado, ha registrato per Deutsche Grammophon il Concerto K. 622 sul clarinetto di bassetto, lavoro che ha vinto il Grammy Award 2013.
Il suo impegno sociale lo vede presente a sostenere progetti che possano contribuire al miglioramento della società attraverso l’educazione musicale, ed ha assistito Claudio Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela.
Grande successo ha ottenuto il cd “The Art of the Clarinet” (Decca) ed il canale satellitare SKY-CLASSICA gli ha dedicato un ritratto per la serie “I Notevoli”.
È professore di clarinetto all’Accademia Chigiana di Siena.
Francesco Di Rosa
Considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, Francesco Di Rosa ricopre attualmente il ruolo di primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nato a Montegranaro (FM) nel 1967, ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue ed ha vinto il secondo premio al concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988” ed altri sei concorsi nazionali di musica da camera.
Dal 1994 al 2008 è stato primo oboe solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Barenboim. Ha suonato nelle sale da concerto più prestigiose del mondo, è stato diretto dai più celebri direttori d’orchestra, Abbado, Giulini, Muti, Chailly, Gatti, Boulez, Barenboim, Sawallisch, Prêtre, Pappano, Maazel, Mehta, Gergiev, Chung, Koopman e altri ancora. Come camerista ha suonato con numerosi ed importanti ensemble e attualmente suona con il Quintetto di Fiati Italiano e i Cameristi di Santa Cecilia. Come primo oboe è stato invitato da prestigiose orchestre come i Berliner Philharmoniker, la Bayerischer Rundfunk, la Mahler Chamber, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, l’Orchestre National de France e l’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra.
Ha inciso gran parte del repertorio oboistico per Emi, Thymallus, Bongiovanni, Preiser Records, Musicom, Real Sound, Tactus, Dad Records, Aulia, Brilliant e la rivista Amadeus.
Vice Presidente a suo tempo della Filarmonica della Scala, è Direttore Artistico degli “Amici della Musica” di Montegranaro, nonché socio fondatore del movimento Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra.
Ha tenuto master class nei principali Conservatori italiani, oltre che in Germania, Spagna, USA, Giappone ed Iran, ed insegna oboe ai Corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Suona un oboe Buffet “Orfeo” Green Line.
Guglielmo Pellarin
Primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Guglielmo Pellarin è cresciuto in una famiglia di musicisti ricevendo i primi insegnamenti dal padre oboista e dalla madre pianista. Inizia lo studio del corno a sette anni e si diploma con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Udine, allievo di Giorgio Arvati, si perfeziona poi con Guido Corti, Andrea Corsini, Radovan Vlatković, Ifor James, Markus Maskuniitty e László Seeman ed entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana. Oltre a numerose collaborazioni con rinomate orchestre del panorama internazionale - tra cui Lucerne Festival Orchestra, Orchestra Mozart e Human Rights Orchestra - è cornista del Quintetto di Fiati Italiano e dell’Opter Ensemble, e nella sua attività solistica e cameristica è frequentemente ospite di festival e stagioni concertistiche, in collaborazioni con Alessio Allegrini, Andrea Oliva, Francesco Di Rosa, Alessandro Carbonare, Andrea Zucco, Federico Lovato, Domenico Nordio, Mariella Devia, Alexander Lonquich, Trio di Parma, Ex Novo Ensemble e Rome Chamber Music Festival. Ha eseguito in prima assoluta il Concerto per corno e archi che il compositore Fabián Pérez Tedesco gli ha dedicato.
Assieme a Federico Lovato ha registrato per l’etichetta Audite un cd monografico dedicato alla musica francese per corno e pianoforte, che comprende la prima registrazione della Sonata per corno e pianoforte di Jean-Michel Damase; in trio con Francesco e Federico Lovato fonda l’Opter Ensemble, che oltre al repertorio tradizionale esegue in esclusiva gli arrangiamenti di Daniele Zanettovich e Francesca Francescato della Serenata op. 11 di Brahms e del Till Eulenspiegel di Richard Strauss, e Trii loro dedicati da Francesco Schweizer e Gunel Mirzayeva. Dal 2016 l’attività dell’Opter Ensemble è sostenuta dal generoso contributo di CIDIM e CRUP attraverso il progetto “Friuli in Musica”. Spesso invitato a tenere masterclass e corsi di perfezionamento, è docente di corno presso i corsi “I Fiati” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e presso il Conservatorio Pollini di Padova. Appassionato di matematica, coltiva l’interesse per la materia e ha conseguito la Laurea in Matematica presso l’Università di Padova.
Francesco Bossone
Primo fagotto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1985, Francesco Bossone ha collaborato nel medesimo ruolo con Claudio Abbado nella Lucerne Festival Orchestra e nell’Orchestra Mozart, con la Human Rights Orchestra, con l’Orchestra da Camera di Mantova e con l’Orchestra Filarmonica della Scala. È stato invitato dalla Mahler Chamber Orchestra ed ha collaborato con Lorin Maazel e la Symphonica Toscanini.
Si è diplomato giovanissimo presso il Conservatorio di Santa Cecilia con il massimo dei voti sotto la guida di Marco Costantini e ha vinto numerose audizioni nazionali ed internazionali (I Pomeriggi Musicali di Milano; Orchestra Regionale Toscana; Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Royal Philharmonic Orchestra). Svolge un’intensa attività concertistica in ogni parte del mondo, sia come apprezzato solista che in importanti formazioni cameristiche.
Nel 1990 partecipa al concerto che la New York Philharmonic Orchestra organizza alla Carnegie Hall di New York in memoria di Leonard Bernstein. Esegue la Sinfonia concertante di Haydn nella stagione sinfonica di Santa Cecilia con Carlo Maria Giulini, in occasione del suo ottantesimo compleanno. Invitato da Daniele Gatti a ricoprire il ruolo di primo fagotto solista alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, dal 1996 al 1998 realizza prestigiose produzioni concertistiche e discografiche alla Royal Albert Hall, al Barbican Centre e ai BBC Promenade Concerts di Londra.
Nel febbraio 2004 esegue da solista il Concerto per fagotto e orchestra di Carl Maria von Weber nell’ambito della Stagione Sinfonica 2003/2004 dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Myung-Whun Chung.
Con l’Orchestra da Camera di Mantova ha eseguito numerosi concerti solistici, tra cui il Concerto K. 191 e la Sinfonia concertante K. 297b di Mozart, la Suite Concertino per fagotto e orchestra di Ermanno Wolf-Ferrari, la Sinfonia concertante di Haydn. Nel settembre 2004 un’altra partecipazione solistica al “K Festival” prodotto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove esegue, conl’orchestra ceciliana diretta da Thomas Netopil, il Concerto K. 191 di Mozart.
Vasto è il suo repertorio per fagotto solista e orchestra, che comprende Concerti di J. Ch. Bach, Boismortier, Danzi, Françaix, Jolivet, Koželuh, Hummel, Mozart, Müthel, Rossini, Rolla, Stamitz, Vivaldi, Vogel, Carl Maria von Weber ed altri.
Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra e, in formazioni cameristiche, con artisti di fama internazionale come Antonio Pappano, Michele Campanella, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Franco Petracchi, Massimo Quarta, Antony Pay, Giuliano Accardo, Franco Petracchi, Massimo Quarta, Antony Pay, Giuliano Carmignola, Andrea Lucchesini, Alexander Lonquich, Enrico Dindo,
Heinz Holliger, Leonidas Kavakos, Isabelle Faust, Raphael Christ, Sabine Meyer, Jacques Zoon, Alois Posch, Reinhold Friedrich, Wolfram Christ ed altri.
La sua attività didattica lo vede impegnato in numerosi corsi e masterclass. Dal 1997 al 2000 è stato Docente per i Fiati al Corso di Formazione dell’Orchestra Giovanile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Attualmente è docente del Corso di Alto Perfezionamento di fagotto presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e titolare della cattedra di fagotto presso il Conservatorio L. Perosi di Campobasso.
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