PERUGIA - Prenderà il via domani, sabato 9 novembre, la 25esima edizione della Stagione indizi 2019/2020, che si articolerà in ben 12 appuntamenti: 2 reading, uno spettacolo tra reading e prosa, 7 spettacoli di prosa e 2 date dedicate alla danza.

Sarà proprio il reading Merry vs lo svedese con Roberto Biselli e Cecilia di Giuli, ispirato al celeberrimo romanzo di P. Roth “Pastorale Americana” a dare il via alla rassegna. Il lavoro riprende apparentemente i dettami di un contrasto famigliare padre-figlia e sottende raccontare la parabola tra l'ordine corretto di un uomo perbene e la ribellione di una generazione dal volto buono dell'America, durante gli storici anni della guerra del Vietnam.

Si prosegue il 30 novembre con Cartoline da casa mia con Bruno Petrosino che racconta la storia di un giovane ragazzo che decide di isolarsi nella propria stanza: è il preoccupante fenomeno detto Hikikomori (dal Giappone), giovani, per lo più uomini, che lasciano tutto ed entrano nel proprio nulla da cui decidono di non uscire più. Una realtà drammatica che oltrepassa i confini del Giappone, dilagando nel resto del mondo.

Il 15 dicembre si cambia completamente registro: è la volta del reading poetoso T’amo aspettando il contraccolpo di e con Matthias Martelli, reduce dal successo del nuovo Mistero Buffo del maestro Dario Fò. Martelli si mette nei panni di uno dei suoi più celebri personaggi, il grande poeta contemporaneo Pruno Piernasi, per proporre una raccolta di poesie folli e visionarie, ricche di spunti comici e irriverenti, entrando nei meandri della poesia con una freschezza e un’ironia sorprendenti.

Il nuovo anno viene inaugurato, il 18 gennaio da Bernardo Casertano con Caligola - Assolo.1 che ha debuttato, con gran successo di pubblico e critica, al Todi Festival 2019. Il lavoro è prodotto dl Teatro del Lemming di Rovigo. L’intento è spostare l’obiettivo dall’opera al pensiero di Camus, al suo esistenzialismo mai accettato. È un atto che celebra l’eroicità dell’uomo malgrado la sua condizione. Un inno alla “spaventosa libertà” che si raggiunge prendendo coscienza della “solitudine”.

In occasione delle ricorrenze della “Giornata della Memoria” e del “Giorno del Ricordo” Stefano Baffetti propone L’isola degli uomini, monologo di narrazione che ripercorre la vera storia di quindici pescatori che nel giugno del 1944, sfidando la sorte, portarono in salvo ventisei ebrei sulla sponda alleata del lago Trasimeno. Un’importante testimonianza storica del nostro territorio che Teatro di Sacco, sempre attento a ricordare la memoria di ciò che è stato, vuole condividere con i più giovani. Sono previsti, infatti, cinque matinée destinati alle Scuole superiori di Perugia.

A metà febbraio è la volta di Pietà di Fabrizio Sinisi, spettacolo vincitore del “Premio Testori” per la Letteratura con Alessandra Fallucchi che racconta il rapporto madre-figlio: quell’amore totalizzante e impossibile che nella vita di un essere umano è al di sopra di ogni altro amore. La madre per il figlio e il figlio per la madre è un archetipo che sta alle radici tanto della natura biologica quanto della cultura e dell’arte occidentale. Un monologo poetico e straziante, un inedito ritratto femminile, un piccolo mistero doloroso.

Il mese di febbraio si conclude con il poliedrico Stefano Baffetti che presenta nuovamente, a grande richiesta di pubblico, il suo spettacolo sulla mamma dal titolo La colpa è mia che t’ho fatto. In scena l’attore umbro restituisce un fantasioso e movimentato quadro domestico dove il personaggio narrante, perennemente inquieto e fuori posto, tratteggia i contorni di personaggi esagerati e distorti, incarnando altrettante figure di famiglia, tra cui la mitica mamma.

Si cambia completamente mood l’8 marzo con il monologo Laltra con Anna Cianca. In un periodo in cui il femminicidio e l’abuso sembrano tristemente all’ordine del giorno Laltra è una riflessione tragicomica sulle violenze di genere quotidiane, quelle che si danno per scontate e che si tende a liquidare come piccolezze.

Il 14 marzo è la volta di Dante-Inferno#1, uno spettacolo di Angelo Benedetti e Ciro Masella, con Ciro Masella. Un giovane uomo di trentacinque anni, smarrita la strada del “senso” e perso nella “selva oscura, aspra e forte” compie un viaggio iniziatico e di conoscenza che lo porterà al centro della Terra e delle cose a incontrare tutto il dolore e l’amore del mondo. Il 4 aprile si prosegue con l’interessante reading Ninnando il dialetto buio, progetto a cura della poetessa e autrice Anna Maria Farabbi, con la voce di Roberto Biselli e l’insert musicale e live electronics di Angelo Benedetti.

Gli ultimi appuntamenti della Stagione Indizi sono, infine, dedicati alla danza.

Il 18-19 aprile 2020 nell’ambito della rassegna del Teatro Stabile dell’Umbria, “Smanie di Primavera” 2020, Teatro di Sacco, in collaborazione con Officine TSU, presenta il fuoriclasse Marco Chenevier in Quntetto, un divertente spettacolo di teatrodanza, caratterizzato da una relazione diretta tra interprete e pubblico che rende unica l’azione performativa.

A chiudere la Stagione, il 10 maggio prossimo sono Lucia Guarino e Paolo Rosini rispettivamente con Cuore matto e Frammenti liquidi. Il primo lavoro è un’indagine sulla sacralità del dolore mentre in Frammenti Liquidi, una co-produzione del Balletto Civile con il sostegno di Anghiari Dance Hub, l'autore riflette sul significato di una società liquida, tentando di ricercare ed evidenziare gli aspetti positivi piuttosto che negativi attribuibili a tale realtà come adattamento alle circostanze e disponibilità a continue trasformazioni.

La nuova stagione indizi 2019/2020 è stata presentata nei giorni scorsi alla sala Cutu, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano.

 

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