PERUGIA - “Sui piazzali abusivi, realizzati dalle Distillerie di Lorenzo di Ponte Valleceppi, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine e ora spetta al Comune riprendere il procedimento sanzionatorio e intimare le demolizioni di quanto da ormai quasi dieci anni è stato accertato come opera abusiva. Ma – denuncia in una sua nota Cristina Rosetti, consigliere comunale penta stellato  Palazzo dei Priori -, a leggere alcuni stralci della sentenza del Consiglio di Stato sul secondo piazzale abusivo di 800 metri quadri si rimane di sasso. Si scopre, infatti, che le Distillerie Di Lorenzo, tra gli altri motivi di ricorso, si appellano ad una delibera del Consiglio comunale di Perugia, del maggio del 2010, cinque mesi dopo il pronunciamento definitivo sull’abusività del piazzale di 6 mila metri quadri”.

Ebbene – spiega Rosetti -, tale delibera, presentata dall’allora Giunta Boccali, fa riferimento a criteri urbanistici e direttive per la procedibilità di varianti al PRG, ai sensi dell’art. 5, del D.P.R. n. 447/98, su progetti relativi ad impianti produttivi che risultino in contrasto con lo strumento urbanistico. Sulla base di taluni presupposti, la delibera prevede che si possa pervenire di fatto ad accordare varianti urbanistiche. Uno dei casi che ispirerebbe la modifica, citato nelle premesse dell’atto, riguarderebbe: “diverse attività produttive presenti nel territorio che manifestano necessità di maggiori spazi per lo stoccaggio all’aperto di materiali, attrezzature e prodotti; questa circostanza indica l’opportunità di elevare dal 30% al 50% l’incremento previsto dei piazzali esistenti…e, per interventi di ampliamento che realizzino nuovi piazzali con superfici superiori al 50 per cento di quelli presenti nei lotti ove insistono gli impianti produttivi esistenti”.

“A leggere tale passo – conclude la consigliera del M5s - , la mente non può non andare alla vicenda Distillerie e sembra quasi che il Consiglio comunale dell’epoca volesse creare un escamotage per salvare il salvabile. Ed, infatti, le stesse Distillerie, nel proprio ricorso, per ‘salvare’ il piazzale abusivo richiamano gli effetti che scaturirebbero da tale delibera del Consiglio comunale, in base alla quale, secondo le Distillerie, sarebbe possibile la realizzazione di nuovi piazzali da adibire a depositi all’aperto nei lotti dove insistono impianti produttivi, anche con diverse destinazioni urbanistiche, con superfici superiori al 50 per cento di quelli presenti nei singoli lotti”.

Fortunatamente, il Consiglio di Stato ha comunque rigettato una tale argomentazione, sulla base del fatto che, come quasi sempre accaduto, anche nel caso di specie, le Distillerie avevano proceduto alla realizzazione del piazzale in assenza del titolo edilizio e paesaggistico. Interessante è notare come nella seduta del Consiglio comunale di quel maggio 2010, al voto favorevole della maggioranza di governo, si affiancasse l’assenza (sicuramente, per uscita dall’aula) dell’attuale maggioranza Romizi, con gli attuali consiglieri Cenci, Fronduti, Perari, Castori, Felicioni e lo stesso Sindaco, allora consigliere, Andrea Romizi. Certamente, una scelta politica significativa: lasciare adottare senza disturbare una delibera che di lì a poco tempo sarebbe stata giudizialmente utilizzata.

“All’epoca (e non parliamo della preistoria, ma del 2010) peraltro - osserva ancora Rosetti -, dal verbale del Consiglio non risultavano i voti espressi dai singoli consiglieri, pertanto, non è possibile, oggi, ricostruire nominativamente chi votò a favore e chi contro la predetta deliberazione, ma di certo si può dire che l’attuale maggioranza di governo era assente”.

Condividi