PERUGIA - I consiglieri PD Sarah Bistocchi e Tommaso Bori hanno presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito a quanto accaduto nei giorni scorsi nell’area di pian di Massiano. Lamentano i due istanti che Sipa avrebbe compiuto una disparità di trattamento a fronte di due diverse richieste di allestimento di banchetti per la raccolta firme: la prima da parte dei Radicali (negata), la seconda da parte di Fratelli d’Italia (concessa).

Secondo gli interroganti tale comportamento di Sipa avrebbe di fatto violato la libertà individuale, di riunione e di manifestazione del pensiero richiamando fra l’altro in merito l’articolo 71 della Costituzione della Repubblica italiana che recita “Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli” e che l’Associazione Radicali Perugia è impegnata in queste settimane in una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare “Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, annunciata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2017.

Questa la risposta ricevuta da SIPA S.p.A. che ha negato l’autorizzazione con la seguente motivazione: “La nostra policy aziendale prevede che l’utilizzo delle aree in nostra concessione presso Pian di Massiano da parte di partiti politici debba essere limitato alla sola attività informativa alla cittadinanza e pertanto non ci è possibile soddisfare la vostra richiesta per attività di raccolta firme”.

Nella stessa giornata SIPA S.p.A. ha invece autorizzato il banchetto di un’altra forza politica, attualmente al governo della città, Fratelli d’Italia. Detta autorizzazione è stata rilasciata senza limitazioni né problemi da parte della società concessionaria.

“Come si evince da foto pubblicate  - si spiega sempre nell’ordine del giorno Bistocchi-Bori - in varie piattaforme social da parte di alcuni partecipanti al banchetto di Fratelli d’Italia, che ha visto la presenza anche di amministratori locali di quella forza politica e perfino di assistenti di Assessori della Giunta Romizi, oltre alla distribuzione di materiale informativo, si invita la cittadinanza a firmare una petizione contro lo Ius Soli come ampiamente comunicato anche a mezzo stampa. Non si comprendono quindi le motivazioni che portano ad una tale disparità di trattamento da parte di SIPA S.p.A”.

Tra SIPA S.p.A. e Comune di Perugia è in vigore una convenzione per la gestione dell’area ove si svolge il mercato settimanale del sabato di Pian di Massiano. E detta convenzione non può in nessun caso ledere i diritti dei cittadini e andare in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 17: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”) e delle Leggi dello Stato italiano.

In conclusione i due consiglieri Pd chiedono quali strumenti intendono mettere in campo il Sindaco e la Giunta al fine di evitare che simili comportamenti lesivi della libertà individuale e di riunione si verifichino in futuro ed anche se esiste una richiesta di occupazione di suolo pubblico presentata da Fratelli d’Italia a SIPA S.p.A., e se veniva specificata o meno la presenza di una raccolta di firme durante il banchetto.

Da qui l’uspicio che l’Amministrazione comunale provveda ad inviare una lettera di censura a SIPA S.p.A. “per condannare la grave violazione alle libertà individuale, di riunione e di manifestazione del pensiero”.

 

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