PERUGIA - Gli uffici comunali di Perugia hanno calcolato che nel 2011 i danni agli edifici scolastici da far risalire ad atti vandalici sono stati pari circa 31 mila euro, la maggior parte dei quali, 15 mila euro, nella zona sud della città. Anche nel centro storico i danneggiamenti sono stati ingenti: qui si sono contate 12 intrusioni.

Da gennaio 2012 ad oggi - riferisce un comunicato di Palazzo dei Priori - si registrano altri 20.500 euro circa di danni nelle scuole della zona sud e poco piu' di nell'area del centro storico. Recentemente, due intrusioni si sono verificate nelle notti tra il 16 e il 17 maggio e tra il 18 e il 19 maggio nelle scuole Kennedy e Cortonese.

A tale riguardo è all'esame l'ipotesi di far eseguire un pattugliamento notturno attorno a questi edifici da parte delle forze dell'ordine, almeno nel fine settimana.

Il Comune sottolinea che i calcoli dei danni non comprendono gli imbrattamenti delle parete esterne, che riguardano la quasi totalità degli edifici scolastici. In questi casi ormai si interviene solo per cancellare scritte dai contenuti particolarmente gravi, perché la parete riverniciata a nuovo viene utilizzata in breve tempo come base per nuovi imbrattamenti.

Nella scuola materna di Cenerente c'è stato nella fine settimana l'imbrattamento di un'intera parete esterna per una superficie di circa 60 metri quadrati.

Il problema del danneggiamento degli edifici scolastici viene seguito dal vicesindaco Nilo Arcudi e dall'assessore Monia Ferranti. Arcudi parla di “danni ingenti e ricorrenti”, che “drenano risorse che, se gli edifici non fossero presi di mira dai teppisti, potrebbero essere più opportunamente impiegate per migliorare le strutture”.

“E' evidente - aggiunge Ferranti - che il Comune interviene dove e come può, ma è altrettanto ovvio che c'è un problema di malcostume, Bisogna far transitare nei ragazzi l'idea che la scuola è un bene pubblico e come tale va rispettata. Il ruolo della famiglia, e della stessa educazione scolastica, in tal senso è fondamentale”.
 

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