PERUGIA - La RSU della Provincia di Perugia esprime forte preoccupazione in merito alla condizione in cui si trovano i lavoratori della Polizia Provinciale. Dopo quanto non ancora definito a livello governativo, in attesa di emendamenti risolutivi alla legge di stabilità che dovrebbero aiutare a risolvere il trasferimento delle funzioni e chiarire le modalità di impiego della Polizia Provinciale, nel frattempo i dipendenti si trovano tutti inseriti nelle liste di mobilità previste dalla Legge Madia. La convenzione pubblicizzata in questi giorni tra Regione e Provincia contrariamente a quanto dichiarato sui giornali e all'opinione pubblica in realtà non risolve niente.

I duecentomila euro che dovrebbero servire per fare le funzioni di vigilanza ittico venatoria e i controlli ambientali sono ovviamente del tutto insufficienti. Lo sanno le parti che vogliono firmare, lo sanno tutti coloro che lavorano in questi settori. In una dimensione regionale come quella umbra non possono assolutamente bastare 5 persone (circa 40.000 euro a persona, senza considerare i costi vivi), a controllare più di 8000 kmq di territorio, nonché circa 30.000 cacciatori tra Perugia e Terni, tutto il settore della pesca, discariche abusive, attingimenti illegali, scarichi non autorizzati ecc. .

Consapevoli che ancora oggi non ci sono risposte in grado di chiudere questa fase della riforma, che c'è del personale attualmente in disponibilità sul portale del ministero e che soprattutto il controllo del territorio sotto i profili suddetti non è attuabile si devono trovare le risorse adeguate agli impegni che sono stati presi dalle parti, governo compreso. Devono essere messi in sicurezza i servizi e il personale di polizia che li dovrebbe svolgere. Occorre la massima serietà e volontà per chiudere positivamente questa situazione.

Questa RSU rimane in attesa della riunione prevista per il 17 dicembre prossimo, convocando da subito per il 18 dicembre una incontro con i dipendenti del Corpo di Polizia Provinciale per poter discutere delle risposte che verranno date ed eventualmente continuare lo stato di mobilitazione.

 

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