Perugia città aperta alla cultura
Primavera a Perugia tra Festival del giornalismo, teatro e danza. Da oggi fino al 31 maggio a Perugia è tempo di “Smanie di primavera”. Con un “Eschimese in Amazzonia” di Liv Ferracchiati parte stasera al teatro Morlacchi la seconda edizione di una nuova intensa stagione di appuntamenti nei teatri e in altri spazi perugini. L’intento è quello di accorciare le distanze tra pubblico e mondo delle arti performative e le occasioni saranno tante e diverse. Con 19 appuntamenti, 57 repliche, 73 artisti, sei location e otto appuntamenti gratuiti Perugia si apre alla danza, al teatro e al cinema in concomitanza con il Festival del giornalismo garantendo una vasta offerta culturale anche a turisti e viaggiatori diretti nei prossimi due mesi verso il capoluogo umbro (il programma completo nella galleria foto).
Tutti a teatro Presenta due spettacoli l’autore e regista Liv Ferracchiati, associato del Teatro Stabile dell’Umbria: l’ultimo capitolo della Trilogia sull’Identità, Un Eschimese in Amazzonia, opera vincitrice del Premio Scenario 2017 e Commedia con Schianto, sua ultima produzione. Carolina Balucani propone in forma di studio La Regina Coeli, lavoro vincitore del premio Dante Cappelletti 2017. Porta in scena Almost, Maine la Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri, per la regia di Samuele Chiovoloni. E' Reparto Amleto, vincitore del Festival Dominio Pubblico 2017 di Lorenzo Collalti l'altro appuntamento in programma. Infine, Raffaella Giordano, apprezzata formatrice nell’ambito delle arti corporee, cofondatrice dello storico collettivo Sosta Palmizi, presenta in anteprima nazionale Celeste, progetto video di Studio Azzurro, un film (dedicato all’Uomo che cammina/Milano di Leonardo Delogu e Valerio Sirna (DOM-), con la partecipazione di Antonio Morescu.
Pubblico e artisti in scena Una fioritura di partecipazioni ed interazioni -presentate giovedì scorso proprio sul palcoscenico del Teatro Morlacchi – è invece frutto del lungo lavoro di Officine TSU, spazio partecipato che lo Stabile Umbro riserva all’incontro – e al confronto - tra le diverse generazioni di artisti, di operatori e del pubblico - attraverso laboratori, tavole rotonde, comitati di lettura e altre attività. A partire da Progetto Pubblico ideato da Liv Ferracchiati,. un laboratorio permanente che “intende promuovere un approccio all’arte scenica, non solo analitico, ma anche creativo e performativo attraverso laboratori teatrali e della visione”. Fino alla scenografia di La Regina Coeli, realizzata dagli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Perugia, guidati dalla scenografa Marta Crisolini Malatesta. I linguaggi della composizione coreografia vengono sperimentati - insieme a Sylvan Groud - in L’Oubli, che avrà luogo nella Sala Maggiore della Galleria Nazionale, con il sostegno dell’Ambasciata di Francia. Sempre in collaborazione della Galleria nazionale dell’Umbria va in scena lo spettacolo Pep Bou Experiènces, dedicato a un pubblico di adulti e bambini. Altri due lavori in programma sono La voce dei cani, Lucia di Di Pietro progetto vincitore del premio GAY Movin‘ Up 2017. E Da questo buio nascono i figli, di Giulietta Mastroianni, testo nato da un laboratorio con Lucia Calamaro.
Coreografia corale ai Giardini Carducci Con il Pina today, appuntamento cardinale all’interno dell’intera programmazione di Smanie, prende corpo l’omaggio a Pina Bausch, a dieci anni dalla sua scomparsa. TSU e HOME, residenza artistica per la danza, hanno voluto dedicare alla geniale e amatissima coreografa e danzatrice tedesca - considerata la ‘madre’ del teatrodanza europeo – una serie di proiezioni (ingresso gratuito) presso il cinema Postmodernissimo e la realizzazione della NELKEN-Line. Questo il nome della celebre coreografia che sarà aperta alla partecipazione della cittadinanza – e dalla quale si prevede la realizzazione di un video - con diversi momenti di approfondimento guidati da Andrés Neumann, Graziano Graziani, Raffaella Giordano e Carla Di Donato. Un aumento di presenze del 12 percento nella stagione di danza e prosa appena conclusa è un risultato di cui va fiero Nino Marino, direttore del Teatro Stabile dell'Umbria, che alla conferenza di presentazione del programma di Smanie 2019 - giovedì scorso sul palcoscenico del Teatro Morlacchi - ha definito il palcoscenico un tempio laico della città dove incontrarsi e riflettere sul presente.
Isabella Rossi
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