Perugia sarà tra le prime città italiane ad installare colonnine di ricarica pubblica, anche rapida, per le auto elettriche. Il progetto è frutto dell'intesa tra il Comune, Enel, Università e la società SiEnergia, uno dei cinque finanziati a livello nazionale dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

“Il progetto –ha sottolineato l'assessore all’ambiente Lorena Pesaresi-  è un'interessanteopportunità di cui potranno giovarsi anche le vetture del progetto “car sharing”, di ormai prossima introduzione”.

'I progetti ammessi alle agevolazioni riguardano tre possibili soluzioni operative: il modello distributore, il modello service provider in esclusiva ed il modello service provider in concorrenza. Per il modello distributore e' stato selezionato il progetto di Enel Distribuzione-Hera per 310 colonnine, operative entro il 2013 in diverse citta', tra cui Perugia.

Nel modello distributore, le colonnine vengono installate e gestite dall'impresa distributrice nella propria area di concessione. Le agevolazioni assegnate a questi cinque progetti-pilota prevedono un contributo fino a tutto il 2015 per ogni singolo punto di ricarica. Complessivamente, saranno oltre un migliaio le colonnine di ricarica per veicoli elettrici che verranno realizzate in un nove regioni del Nord, Centro e Sud per effetto delle agevolazioni previste dall'Autorita' per l'energia a sostegno della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici.

I dati

Guardando ai dati dell’indagine di Assicurazione.it, la regione Italiana con il maggior numero di auto ecologiche guidate da privati è l’Emilia Romagna (7,35%), e forse anche per questo il comune di Parma ha reso noto di avere al vaglio un progetto di contributo straordinario (6.000 euro) per chi intende acquistare auto elettriche.

Alle spalle dell’Emilia Romagna si trovano le Marche (6,69%) e il Piemonte (5,24%) che negli ultimi anni ha avviato anche importanti progetti di car e bike sharing.

Fra i vincoli che ancora frenano la diffusione di questo tipo di auto c’è anche la scarsissima capillarità della rete di rifornimento. Nonostante alcuni progetti sperimentali in atto in alcune città italiane – come Milano, Roma, Brescia o Pisa - poter ricaricare o rifornire veicoli alimentati con energie alternative non è semplice e anche per questo, forse, si spiegano gli ultimi posti di Calabria e Sardegna nella classifica delle regioni italiane con un parco auto “verde”.

Sul fronte delle compagnie assicurative, esse sembrano essere in attesa di sviluppi sostanziali del mercato. Ad oggi solo alcune compagnie dirette premiano le auto meno inquinanti con tariffe più vantaggiose rispetto allo stesso modello con alimentazione diesel o benzina, mentre quasi tutte le altre riservano alle auto ecologiche tariffe più basse rispetto ai modelli diesel, ma spesso identiche, se non più care, di quelle a benzina.

È probabile che i nuovi rincari dei carburanti spingano tanti italiani a riconsiderare se non l’acquisto di auto elettriche, quantomeno quello di veicoli ibridi o alimentati con gas metano o Gpl. Allo stato attuale queste sono le percentuali di auto con alimentazione a basso impatto ambientale guidate da privati nelle venti regioni italiane: Emilia Romagna 7,35%, Marche 6,69%, Piemonte 5,24%, Umbria 4,93%, Veneto 4,86%, Toscana 4,67%, Lombardia 4,14%, Abruzzo 3,63%, Campania 3,62%, Molise 3,49%, Lazio 3,49%, Puglia 2,93%, Basilicata 2,70%, Liguria 2,64%, Trentino Alto Adige 2,58%, Valle d'Aosta 2,42%, Friuli Venezia Giulia 2,04%, Sicilia 2,02%, Sardegna 1,79% e Calabria 1,71%.

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