PERUGIA - Il mese di maggio al PostModernissimo sarà dedicato a un grande artista italiano, Carmelo Bene, che il pubblico potrà scoprire e ri-scoprire con una rassegna di quattro appuntamenti che porterà a Perugia ospiti importanti. La retrospettiva dedicata al cinema dell’attore e regista leccese si aprirà lunedì 6 maggio con la proiezione di “Nostra signora dei Turchi”, introdotta da Louis Fulvio Baglivi, archivista per la Cineteca Nazionale, autore per Fuori Orario e regista di cortometraggi.

Presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel ’68, dove vinse il premio speciale della giuria, “Nostra Signora dei Turchi” venne definito dallo stesso Bene “una parodia spietata e feroce del cinema”.

Del resto la cosiddetta “parentesi cinematografica” che dal '67 al '72 ha dato notorietà e risonanza internazionale a Carmelo Bene, ha visto sorgere in Italia scandali e attacchi feroci, spingendo addirittura gli spettatori comuni a compiere devastazioni selvagge e incendi nelle sale in cui avvenivano le proiezioni. Lo stesso artista dichiarò: «La mia frequentazione cinematografica è ossessionata dalla necessità continua di frantumare, maltrattare il visivo, fino talvolta a bruciare e calpestare la pellicola. M'è riuscito filmare una musicalità delle immagini che non si vedono, per di più seviziate da un montaggio frenetico».

Bene ha portato avanti per oltre quarant’anni un’intensa attività, che ha dato luogo a decine di spettacoli teatrali ma anche film, libri, dischi, video nei quali si è proiettata e dilatata una genialità creativa e critica. Il PostModernissimo vuole omaggiarlo con le sue opere cinematografiche più significative, sistematicamente accompagnate da critiche introduttive e confronti finali con gli spettatori.

La rassegna proseguirà martedì 14 con “Don Giovanni” e l’introduzione di Rinaldo Censi, martedì 21 con “Un Amleto di meno” approfondito da Piergiorgio Giacché, per poi concludersi lunedì 27 maggio con “Salomè” e la critica Cecilia Ermini. Ingresso unico alle proiezioni 7 Euro.

Lunedì 6 Maggio
ore 21.30
NOSTRA SIGNORA DEI TURCHI
con Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Ornella Ferrari, Salvatore Siniscalchi, Anita Masini
Ita, 1968, Colore, 125 min

Al protagonista, un intellettuale così febbricitante da sembrare patologicamente irrecuperabile, riaffiora un confuso ricordo di una strage compiuta dai turchi a Otranto. Immedesimandosi in una delle vittime, nell'inconscio proposito di sviscerare se stesso, gli appare una donna, Margherita, la quale, sotto le vesti della Santa Maria d'Otranto, lo tratta con pietosa amorevolezza. Nell'allucinante susseguirsi di ricordi intrecciati con i fatti avvenuti storicamente, il protagonista si ritrova a contatto del suo ambiente, la sua terra, il suo paese.

Introduzione Critica a cura di Louis Fulvio Baglivi.

Martedì 14 Maggio

ore 21.30
DON GIOVANNI
con Carmelo Bene, Vittorio Bodini, Gea Marotta, Lydia Mancinelli, Salvatore Vendittelli
Ita, 1970, Colore, 80 min

Stanco delle facili conquiste sentimentali, il turpe Don Giovanni viene attratto da una giovane in preda ad una sorta di mania mistica che la spinge a raccogliere immagini sacre di ogni tipo. Poiché la seduzione si rivela più difficile del previsto, egli non esita a chiedere la collaborazione della madre della giovane - già sua amante - perché convinca la figlia a cedergli. Risultato inutile anche questo tentativo, egli prova a vincere la riluttanza della ragazza offrendole oggetti religiosi e assumendo le sembianze del Crocifisso.

Introduzione Critica a cura di Rinaldo Censi.

Martedì 21 Maggio

ore 21.30
UN AMLETO DI MENO
con Luciana Cante, Sergio Di Giulio, Franco Leo, Lydia Mancinelli, Luigi Mezzanotte, Isabella Russo, Alfieri Vincenti, Pippo Tuminelli, Carmelo Bene
Ita, 1973, Colore, 70 min

Claudius uccide il re suo fratello e prende come amante la regina. Ma il "re nero" non ambisce la vendetta, bensì mettere in scena una commedia a Parigi le cui recite erano già iniziate a Elsinore. Si prepara l'incoronazione di Claudius e gli attori preparano i bagagli. Orazio, indignato da tanta leggerezza, racconta ad Amleto di avere visto il fantasma del re assassinato. Annoiato e turbato insieme, Amleto raccomanda il silenzio all'amico. All'incoronazione e all'annuncio delle prossime nozze, Claudius prega Amleto di restare e gli promette di finanziare le sue imprese teatrali. Il principe viene annoiato da Orazio e seccato da Ofelia che fa divenire pazza sino al suicidio. Polonio, che vuole studiare il "complesso d'Edipo" di Amleto, viene dallo stesso pugnalato. Amleto divide il suo tempo tra il cimitero e il teatro. Laerte, figlio di Polonio aspirante sindacalista corre da Parigi, pugnala Amleto sulla tomba di Ofelia; provoca un pasticcio …

Introduzione critica a cura di Piergiorgio Giacché.

Lunedì 27 Maggio

ore 21.30
SALOMÈ
con Donyale Luna, Veruschka von Lehndorff, Lydia Mancinelli, Alfiero Vincenti, Carmelo Bene, Piero Vida, Giovanni Davoli, Daria Nicolodi, Roberto Gnozzi, Gino Marotta
Ita, 1972, Colore, 76 min

Il film è una pioggia di immagini barocche, aggressive e ossessive nonché oscene e blasfeme. Il delirio figurativo e la grottesca colonna sonora lasciano appena intravedere lo schema della narrazione evangelica, mentre, con immotivato gusto dissacratore, presentano i personaggi biblici in atteggiamenti assurdi e caricaturali. L'opera, d'un avanguardismo non del tutto nuovo e sterile, non è ovviamente un dialogo con il pubblico bensì un'aggressione provocatoria.

Introduzione critica a cura di Cecilia Ermini.

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