PERUGIA - L'estate del PostModernissimo si preannuncia davvero intensa, con una grande sorpresa in arrivo che presto sarà svelata. Intanto domenica 25, in collaborazione con MenteGlocale, è stato programmato un evento speciale dedicato ad un tema sempre attuale, nonostante attraversi ormai 5 decadi: 1967-2017, è questo il periodo di occupazione dei territori palestinesi che vede al centro la difficile convivenza degli autoctoni con il popolo israeliano. L'evento di domani prevede due momenti distinti, con la presentazione del libro "Cinquant'anni dopo. 1967-2017. I territori palestinesi occupati e il fallimento della soluzione dei due" in compagnia di Chiara Cruciati, autrice del volume insieme a Michele Giorgio. La giornalista perugina redattrice de Il manifesto e caporedattrice dell'agenzia di stampa Nena News presenterà il suo lavoro sulle scalette di via del Carmine (ingresso gratuito). A seguire, alle 20.30 circa, verrà proiettato il film The wanted 18 di Amer Shomali e Paul Cowan, candidato palestinese agli Oscar nel 2016. Pluri-premiato in molti festival internazionali, The Wanted 18 è il documentario che attraverso animazione, disegni e interviste, ricostruisce una storia vera e incredibile accaduta durante la Prima Intifada: la caccia dell'esercito israeliano alle 18 mucche del villaggio palestinese di Beit Sahour, la cui produzione autonoma di latte venne dichiarata "minaccia alla sicurezza nazionale di Israele". Il risultato è un incantevole omaggio all'ingenuità e alla potenza dell'attivismo sociale (proiezione in versione originale sottotitolata in Italiano, ingresso 5€).

Nel frattempo in sala restano due titoli davvero straordinari, entrambi molto apprezzati dal pubblico che li ha visti nelle ultime ore. Il primo è Per un figlio, primo lungometraggio del filmmaker di origine sri lankese Suranga D. Katugampala, presentato alla 52ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema Di Pesaro dove ha ottenuto la menzione speciale della giuria. Un documentario "transculturale" che attraverso la quotidianità, i silenzi, i gesti che si ripetono e i drammi soffocati racconta la storia delle difficoltà di una questione così complessa come quella dell'integrazione. L'altro titolo da non perdere è un'anteprima esclusiva del PostModernissimo, ispirato ad un racconto di Jean-Paul Sartre e girato in 35mm: L'infanzia di un capo di Brady Corbet, premiato all'ultimo Festival di Venezia, racconta la vita del piccolo Prescott in una villa vicino a Parigi dove sta prendendo vita il famigerato trattato di Versailles. Una lampante e delicata simbologia del male del fascismo che di lì a poco infetterà l’Europa, dove i sentimenti di Prescott si mescolano col nichilismo del primo dopoguerra che alzerà appunto il sipario sulle tirannie del Ventesimo Secolo.

Infine lunedì sera torna l'appuntamento con uno dei più grandi cineasti francesi di sempre, Eric Rohmer. Il 26 giugno alle 21.30 per la rassegna dedicata a "Les quatre saisons" verrà proiettato Racconto d'estate, in versione originale sottotitolata; il ciclo di proiezioni è organizzato in collaborazione con l'associazione Français d'Ombrie.

 

 

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