Perugia - Dopo averlo fatto con 3mila stranieri, in tre anni, l’Automobile club d’Italia ha esteso a 1.500 neopatentati la possibilità di diventare ‘Ambasciatori di sicurezza stradale’ attraverso l’omonimo progetto. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, lunedì 19 maggio a Perugia, Ascanio Rozera, segretario generale Aci, Sandro Simonetti, direttore dell’Ac Perugia, Ruggero Campi, presidente di Ac Perugia e anche di Aci Vallelunga, gestore della pista di Campagnano di Roma nella quale, poi, si svolgeranno i corsi, e Monika Jakiela di Dma servizi, agenzia sviluppatrice di servizi per la sicurezza stradale e attiva nel progetto.

A sostenere l’iniziativa, che in Umbria coinvolgerà 80 ragazzi, c’erano Lorena Pesaresi, assessore all’ambiente del Comune di Perugia, e Antonio Reppucci, prefetto di Perugia. “Perugia – ha spiegato Campi – è la seconda tappa di questo progetto. Sabato 24 maggio, fra pochi giorni, porteremo al centro di guida di Vallelunga i neopatentati coinvolti per fargli apprendere le tecniche di guida e far crescere la loro coscienza di automobilisti. Chi parteciperà, qui l’efficacia di questi corsi, diffonderà il messaggio, raccontando agli altri gli effetti positivi ricevuti”. “Si tratta di formare quanti più giovani possibile alla cultura della sicurezza stradale – ha aggiunto Rozera –, non tanto di fornire loro delle regole. I corsi sono gestiti insieme alla Polizia stradale e anche grazie a loro abbiamo ottenuto un grande successo”.

Venticinque le giornate previste dal corso che coinvolgerà, 60 allievi per volta, i giovani che hanno conseguito la patente di guida in una delle 180 scuole guida Aci a marchio ‘Ready2go’. Nel programma dei corsi per neopatentati, oltre una parte teorica anche una pratica di guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. Superate le due fasi, i ragazzi saranno insigniti del titolo di ‘Ambasciatori di sicurezza stradale’, impegnandosi così a promuovere la cultura della sicurezza e il rispetto delle regole, dall’uso delle cinture di sicurezza a quello dell’auricolare alla guida, all’interno del nucleo familiare e fra gli amici.

“Cerchiamo di creare una comunità virtuosa – ha commentato Rozera – di quei ragazzi che hanno avuto la patente con questo sistema innovativo, ‘Ready2go’, che prevede l’uso di simulatori di guida molti evoluti. Inoltre, creeremo un social network così da seguire questi giovani nel tempo”. Con gli obiettivi discussi in conferenza, certo, il progetto, che nel corso del 2014 sarà esteso ad altre regioni italiane per raggiungere 106 province sul territorio nazionale, ha come scopo ultimo quello di ridurre drasticamente il numero di giovani (fra i 18 e i 25 anni) coinvolti in sinistri stradali. Una categoria colpita nell’anno 2012, secondo i dati di Aci Istat, in 35.403 unità in Italia e 520 in Umbria (397 per Perugia, 123 per Terni), facendo registrare, purtroppo, 157 morti a livello nazionale e 7 sul territorio regionale umbro.

 

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