Perugia 2019. Il simbolo: la Fontana che racconta il patrimonio
di Arnaldo Colasanti
Per meglio descrivere la metodologia che anima la costruzione del programma culturale di Perugia 2019 si è scelto come metafora un luogo/opera caratterizzante il patrimonio della città: la Fontana Maggiore. Edificata tra il 1275 e il 1278 dall'architetto Frate Bevignate da Cingoli e dagli scultori Nicola Pisano e suo figlio Giovanni, è l'esperienza antica di un metodo di progettazione futuro: il simbolo del recupero, della raccolta e dell'irrigazione a rete di idee, secondo un modello di confronto e creatività. Elevata, come una sorgente, su una gradinata circolare, è formata da due vasche di pietra bianca e rosa con in alto una conca bronzea che sostiene le ninfe o le virtù teologali. La vasca inferiore è un poligono di 25 lati: su ogni lato, separati da una colonnina, sono scolpiti due bassorilievi per un totale di 50 formelle . Vi leggiamo il racconto pedagogico del sapere e dei valori che fanno grande una comunità. La vasca superiore è un bacino poligonale di 12 lati, in cui si narra la storia di Perugia. La scelta simbolica della Fontana deriva dalle sue capacità di restituire il senso compiuto della proposta artistico culturale complessiva:
- la sua forma dinamica e centripeta mette in movimento la piazza, fa vivere la città nei suoi processi sociali e culturali; è il segno identitario di quella agorà dei cittadini che il programma vuole stimolare, il luogo d'incontro, di confronto, di condivisione;
- la storia della sua realizzazione, il formidabile laboratorio artistico che è testimonianza della più alta sintesi del pensiero, della tecnologia e dell'artigianato europeo, sono la traccia di un'idea virtuosa di trasmissione e collaborazione generazionale da padre a figlio, artisti diversi al lavoro, la sintesi dell'edificazione delle "pietre sante" di Assisi e del laboratorio civile e laico di Perugia;
- l'equilibrio e l'apertura a valori forti e nitidi, come la spiritualità, e alla forza civica della città, sono il perno di una unità sociale, l'unione dei territori che Perugia 2019 vuole utilizzare per rinsaldare risorse di fiducia, cooperazione e sguardo prospettico.
L'architettura della Fontana Maggiore indica la vitalità (la gradinata circolare della sorgente in piazza) e il gioco delle due vasche:
a) la superiore è il grande laboratorio stabile di idee e di produzione culturale, attivo come un cantiere aperto. E' la rappresentazione di un diffuso Living Lab, con laboratori multicreativi, presso infrastrutture cittadine recuperate per Perugia 2019;
b) la vasca inferiore, con il suo gioco fantastico di formelle, è il simbolo della nuova operatività ideale assunta come rappresentazione degli ambiti tematici che formano l'articolazione del programma di Perugia 2019.
Gli ambiti tematici, strettamente interrelati, riguardano un'offerta culturale che propone eventi, produzioni e coproduzioni, interventi di valorizzazione, presentazioni e rappresentazioni, relativamente a: arte visiva e figurativa; arti performative (teatro e musica nei diversi generi); musica e danza; crossmedialità e multimedialità (come intreccio di linguaggi e forme espressive); patrimonio materiale (storico, artistico, architettonico, paesaggistico); patrimonio immateriale antropologico (tradizioni, artigianato, eventi popolari); comunicazione, video, fotografia; letteratura, educazione e formazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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