PERUGIA – “La valutazione della Corte dei Conti sulla situazione finanziaria del Comune di Perugia, definita “piuttosto critica”, denota il fallimento politico e amministrativo della gestione Romizi”. Così in una nota congiunta dei gruppo di opposizione del centro sinistra a Palazzo dei Priori Giuliano Giubilei Idee, Persone, Perugia e Pd che così prosegue:

“Nella recente delibera 70/2019, la Sezione Regionale di Controllo valuta come insufficienti e deludenti le manovre messe in atto dall’amministrazione al fine di risolvere le criticità dei conti comunali. I magistrati contabili puntano il dito soprattutto sul fondo cassa pari a zero, definendolo il principale indicatore di squilibrio finanziario, e contro la ‘perdurante, scarsa capacità di riscossione’, elemento basilare per garantire la sostenibilità degli equilibri di bilancio. Una situazione progressivamente degenerata negli ultimi anni, nei quali è dilagata la consuetudine dell’Ente a ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, misura che dovrebbe essere un espediente eccezionale, ma che viene al contrario utilizzato - per dirla con le parole durissime della Corte dei Conti - come “un vero e proprio mutuo ‘atipico’ destinato a finanziare la spesa corrente”.

Visto il fallimento delle azioni messe in campo, i magistrati contabili indicano che sarà inevitabile stringere la cinghia, riducendo la spesa corrente. Per tenere i conti in ordine bisognerà quindi incidere sulla carne viva dei servizi al cittadino e sulle risorse che garantiscono il corretto funzionamento della macchina comunale.

Per i gruppi di centro sinistra “La delibera della Corte dei Conti sul bilancio del Comune di Perugia certifica dunque senza più dubbi il fallimento della giunta Romizi e delle sue scelte politiche e amministrative”.

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Una notizia, qualle resa nota dalle opposizioni, che non ci coglie certo di sorpresa, anche se ci chiediamo perché mai i reggenti attuali di Palazzo dei Priori non riesano a pareggiare i conti, atteso lo stato davvero pietoso dei servizi resi ai cittadini: vedasi le strade dissestate, il verde pubblico trascurato, i trasporti pubblici sempre più evanescenti e considerata anche la grana imminenta che si prospetta in grande parte della città, laddove è stato introdotta dalla Gesenu, su imput dell’ex vice sindaco Barelli, la cosiddetta raccolta differenziata domiciliare che ha prodotto la “moltiplicazione dei cassonetti” che dalla loro installazione non sono stati mai lavati e soprattutto disinfettati.

Puzza, sporcizia diffusa, proliferazione di insetti e poco gradevoli animali alla ricerca di cibo i soli “benefici”benefici che ne hanno ricavato sinora gli utenti che. pur paganto profumatamente questo servizio. in alcune situazioni sono stati anche invitati a provvedere a loro spese.

E questa volta - magra consolazione -non potranno raccontarci che "è stata tutta colpa di Boccali!.

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