PERUGIA - “Salute, malattia e bellezza dal Rinascimento all’Età moderna” sono i temi del convegno in programma alla sala Goldoni di Palazzo Gallenga dell’Università per Stranieri di Perugia, mercoledì 16 maggio, con inizio alle ore 11. All’evento promosso dal Centro internazionale di studi sul Rinascimento della Stranieri prenderanno parte il rettore Giovanni Paciullo, il direttore Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Giovanna Zaganelli e il direttore del Centro internazionale di studi sul Rinascimento, Roberto Fedi. Tra gli ospiti internazionali nelle 4 sessioni della conferenza figura Massimo Ciavolella del Centro studi medievale e rinascimentale dell’Università della California.

Il convegno, suddiviso in 4 sessioni nelle giornate del 16 e 17 maggio, metterà a fuoco il tema della salute e della malattia, da sempre considerati un binomio inscindibile intimamente legato ai contesti ambientali, sociali e culturali peculiari delle differenti epoche storiche. Fin dall’antichità medici e letterati hanno sviluppato idee e teorie propugnando soluzioni in base alle condizioni fisiche e patologiche degli individui coinvolti, diffondendo sistemi di conoscenze, pratiche mediche e rimedi che si sono evoluti gradualmente nel corso del tempo per lenire o prevenire le sofferenze derivanti da malesseri, a volte anche amorosi. Il valore attribuito ai concetti di salute e malattia è stato influenzato inizialmente dalle credenze e superstizioni religiose e, progressivamente, è confluito in una dimensione meno immaginaria e più realistica.

Un tema affrontato con costanza nella letteratura e nelle arti figurative, in particolare nella stagione rinascimentale, fu quello inerente alla bellezza, ritenuta già nel mondo classico un dono concesso dagli dei. Sia uomini che donne facevano largo utilizzo di cosmetici per abbellirsi e di vari ornamenti negli abiti e nelle chiome per risaltare la loro figura, reputando preziose le informazioni e i consigli diffusi nei trattati. La cura e il miglioramento del proprio corpo, intesi come esaltazione della bellezza, erano una delle maggiori preoccupazioni soprattutto per le classi sociali più elevate. Con l’avvento del Medioevo scemò l’attenzione rivolta al lato estetico e solo in rare occasioni ci si affidò a pittori professionisti, i quali dipingevano i visi con colori ad olio o a tempera. Nel rinascimento scrittori, poeti, pittori e scultori raffigurarono la donna come una creatura divina, elogiando le linee morbide e il pallore del volto, emblematica espressione di nobiltà e purezza d’animo.

IL PROGRAMMA - Massimo Ciavolella dell’UCLA, Center for Medieval & Renaissance Studies, di Los Angeles  parlerà di “Curare il corpo, persuadere la mente: il rapporto tra erotomania, malinconia e nostalgia nella cultura rinascimentale”; Mirella Masieri  dell’Università del Salento  tratterà de “Il tarlo dell'eros: il mal francese nella poesia erotica del Cinque e Seicento”; Antonella Tropeano  della Stranieri di Perugia affronterà “L'antica tradizione dell’aegritudo amoris dal Medioevo al Cinquecento”; la relazione di Roberto Fedi del Centro Internazionale di Studi sul Rinascimento avrà come titolo “Amami per i miei capelli biondi”; Giovanna Zaganelli  parlerà invece di “Tre idee di bellezza nel Polifilo tra scrittura e immagine; Toni Marino  farà un focus sulla “Paura della morte e morale eroica nel Decameron”; Chiara Gaiardoni  “Miracoli, pratiche sanitarie e nuova scienza medica. Il Cinquecento e la letteratura termale”; Aldo Stella “Dove si nasconde la salute”; Rinaldo Canalis della David Geffen School of Medicine, UCLA, di Los Angeles  discuterà de “Il mistero della morte di Huayna Capac Inca”; Sebastiano Martelli  “Declinazioni dell’idea di felicità nell’Illuminismo meridionale”; Francesco Maria Galassi della Flinders University, Australia; Giovanni Spani del College of the Holy Cross, Worcester, Massachusetts; Elena Varotto Università degli Studi di Catania  “Medioevo e paleopatografia. Metodi e indagini”; Jenny Luchini “Dolce martir. Contemplare la bellezza nella sofferenza e nella malattia in epoca rinascimentale”; sara Morganti “Dal Bello al Sublime: quando i ‹‹giardini principeschi›› perdono il loro fascino”; Laura Nuti  parlerà de “Gli Experimenti di Caterina Sforza”; Puma Valentina Scricciolo “L'amore "scortese". Erotismo e grottesco nella maiolica di Deruta”; Giovanna Spina “Il decoro del corpo" nell'erbario rinascimentale di Pietro Andrea Mattioli”; Guadalupe Vilela Ruiz “Beltà rinascimentale: must, prêt-à-porter e haute couture”; Monica Bindi “Visitare gli ammalati”; Giovanni Capecchi “Lo Stato malato: pestilenze e contagi politico-sociali”.

Condividi