Persone, non numeri: lavoratrici e lavoratori delle pulizie in presidio
Abbandonati, trattati come numeri non come persone con diritti, esposti a rischi continui, in balia di cambi d’appalto sempre al ribasso per salari da 5 euro l’ora: sono lavoratrici e lavoratori delle pulizie ospedaliere e del multiservizi che oggi, 27 maggio, nell’ambito della settimana di mobilitazione dei sindacati per la sicurezza sul lavoro, hanno manifestato insieme ai loro sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, davanti all’ospedale di Perugia, dove proprio in questi giorni è in atto un nuovo cambio d’appalto che interesserà centinaia di addetti. “Queste donne, questi uomini sono stati definiti eroi durante la prima fase della pandemia, quando insieme al personale sanitario hanno contribuito a garantire il funzionamento dei nostri ospedali e quindi a fronteggiare il virus - hanno detto i rappresentanti sindacali intervenuti al presidio - ma sono poi stati rapidamente dimenticati, con un contratto nazionale scaduto da 9 anni e ora con progetto di modifica del codice degli appalti che spalanca le porte al subappalto indiscriminato e al massimo ribasso, con ulteriori penalizzazioni per lavoratrici e lavoratori già al limite dello sfruttamento”.
“Ma con stipendi da fame e massimo ribasso - hanno aggiunto i sindacati - non può esserci sicurezza sul lavoro e non può esserci qualità del servizio. Quindi la battaglia per difendere i diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori è una battaglia che interessa non solo loro, ma chiunque abbia a cuore una sanità pubblica sicura e di qualità”. I sindacati hanno annunciato che, in mancanza di passi indietro sulla deregolamentazione degli appalti la mobilitazione proseguirà e si intensificherà nelle prossime settimane.
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