di Guido Liguori.

'Sta canea contro De Magistris mi fa girare le palle. Non è che mi piaccia tutto del sindaco di Napoli, anzi. Alcune sue caratteristiche non mi convincono. Ma ieri cosa ha fatto? Ha invitato alle violenze? No signore. Ha preso una forte posizione contro il capo del partito dei razzisti. Che aveva insultato particolarmente Napoli. Non ci vedo nulla di male, anzi: era suo dovere di primo cittadino di Napoli. Se poi una piccola parte dei manifestanti ha compiuto inutili violenze, non è colpa di Dema. Lui ha preso una ferma posizione politica, non ha invitato alla violenza. Dice: ma non si può impedire di parlare al capo di un partito presente in parlamento. Un sindaco non può chiedere questo. Non concordo. Vi era in quella mossa di Salvini un elemento forte di provocazione, che chiedeva una risposta forte, anche se non violenta, dico io, diciamo in molti oggi, e ha detto anche Dema. Ma di che parliamo? Pensiamo a quanto avvenne a Genova nel 1960. L'Msi vuole fare un congresso nella città medaglia d'oro della Resistenza. Altrove il MSI aveva fatto, avrebbe fatto e farà i suoi congressi. A Genova no. Era una provocazione grave, ha risvolti simbolici importanti. Mobilitazione degli antifascisti. Vari giorni di violenze. Il congresso non ha luogo. Coi manifestanti in piazza ci sono il sindaco della città, i deputati liguri dei partiti antifascisti. Chi incendia la piazza? Un certo Sandro Pertini, in seguito il presidente più amato dagli italiani. Allora comunque da tutti (i democratici) stimato. E dunque? A confronto di Pertini il Dema di oggi sembra una mammoletta. Eppure lo attaccano come ossessi. Non solo il Pd, che ormai è il moderatismo fatto politica. Ma persino quelli che dicono essere a sinistra del Pd. Certo, c'è molto opportunismo. Molta concorrenza a sinistra dal fiato corto. I vari partitini che flirtano col Pd temono Dema e lo spazio politico che potrebbe togliere loro. Un possibile concorrente. Ma queste sono miserie della politica odierna. Allora, a Genova, nel 1960,tutti i partiti antifascisti eccetto la Dc (ma non escludo la sinistra dc!) erano a fianco di Pertini e di quei ragazzi con le magliette a strisce e della classe operaia genovese. La differenza che vedo io è un'altra: allora il congresso fascista non si fece. Oggi siamo molto meno forti e il razzista ha parlato. E i moderati comunque mascherati se la prendono con De Magistris.

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