La Federazione Regionale dei Pensionati della Cisl e il suo Patronato Inas, assieme alle strutture nazionali, si stanno attivando presso la sede Inps nazionale per rimuovere gli ostacoli che determinano questi gravi e ingiustificati ritardi che danneggiano molti cittadini che avrebbero pieno titolo alle prestazioni.

PERUGIA - Ulteriori ritardi nella procedura di riconoscimento dell’invalidità civile: alle annose e irrisolte problematiche create dalla procedura di invio telematico all’Inps delle istanze relative al riconoscimento della invalidità civile si sono aggiunte quelle create dalla scelta della Direzione Nazionale di inviare tutti i verbali di accertamento alla Commissione medico superiore alla sede Inps di Roma dopo che i richiedenti hanno effettuato ben due visite a livello locale, la prima alla Asl e la seconda presso l’INPS.

I verbali, in una fase successiva, dovranno tornare opportunamente validati alle sedi locali dell’Inps per la notifica agli interessati. Per questo iter, ad oggi, non si conosce il tempo necessario, ma sicuramente si tratterà di mesi.

La Federazione Regionale dei Pensionati della Cisl e il suo Patronato Inas, assieme alle strutture nazionali, si stanno attivando presso la sede Inps nazionale per rimuovere gli ostacoli che determinano questi gravi e ingiustificati ritardi che danneggiano molti cittadini che avrebbero pieno titolo alle prestazioni. Ritardi che, non consentono in tempi accettabili o pregiudicano addirittura il godimento dei diritti da parte degli interessati.

Tutto questo accade mentre il Piano di revisione nazionale delle prestazioni di godimento, predisposto dal Ministero, e che l’Inps è chiamato ad attuare, volto ad individuare i falsi invalidi, sta procedendo a pieno ritmo senza intoppi, determinando la revoca di molte di queste prestazioni. La Federazione dei Pensionati e il Patronato Inas condividono, da una parte, l’azione tesa a far emergere le reali situazioni di false invalidità, in quanto finiscono per penalizzare coloro che hanno pieno titolo ai benefici, ma dall’altra non possono più tollerare i troppi ritardi causati ancora una volta dalla burocrazia.

 

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