ROMA - "Sono 21.282 le false pensioni di invalidità revocate solo nel 2009; 371.872 in meno le richieste pervenute nel 2010 rispetto al 2009". E’ quanto si legge nella risposta che il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inviato al capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, a seguito di due interrogazioni presentate proprio sul tema falsi invalidi e false pensioni.

"Il Lazio - si legge nella risposta del ministero - è passato dalle 60.195 pensioni d'invalidità del 2009 alle 46.588 del 2010, la Campania dalle 60.144 alle 49.796 e la Puglia dalle 47.839 a 39.684".

"Dai dati - spiega Reguzzoni - si evince come i maggiori controlli servano sia come deterrente contro le richieste avanzate da chi non ne ha diritto, sia per smascherare i falsi invalidi nelle varie regioni. Uno dei risultati più evidenti è che, contro le 539.077 prestazioni di invalidità civile liquidate nel 2009, nel 2010 si è passati a 462.038, cioè 77.039 in meno. Da cui ne deriva naturalmente un minor peso sulle casse dell'Inps".

"All'interno del piano di verifiche straordinarie - prosegue la nota ministeriale - a livello nazionale nel 2009 è stato revocato l'11,69% delle prestazioni, ovvero c'è stato il riscontro di 21.282 non conformità su circa 200.000 controlli effettuati. Le regioni maggiormente colpite sono state la Campania con il 19,36% di non conformità (6.706 revoche), la Calabria (13,76% con 2.225 revoche), la Basilicata (12,75% con 252 revoche) e la Sardegna (12,12% con 1.915 revoche). Nel 2010 la percentuale di non conformità, su circa 100.000 controlli Š stata del 10,2%, con 9.801 revoche totali. In questo caso è stata la Sardegna la più colpita con il 21,8% di non conformità (1.109 revoche), seguita da Umbria (20,4% con 415 revoche), Campania (21% con 3.325 revoche) e Molise (19,1% con 77 revoche).

"Dai numeri - commenta Reguzzoni - è evidente che è stato fatto un grande passo avanti, frutto di una battaglia ormai storica della Lega Nord contro quella che è una vera piaga sociale. Avevamo chiesto un incremento dei controlli, perché‚ la situazione non era più sostenibile, e i primi risultati positivi sono confermati dai dati inviati dal ministero. E’ infatti in corso lo svolgimento delle 200.000 verifiche previste per il 2011 e altrettante saranno quelle effettuate nel 2012. Ora - conclude il capogruppo leghista - dobbiamo andare avanti su questa strada, per garantire un rigore di spesa sulle pensioni di invalidità in linea con le statistiche europee. Ma anche onestà, equità e giustizia nei confronti dei veri invalidi che hanno pagato e pagano per i soliti furbi. E’ soprattutto in un periodo di crisi come questo che la politica deve dare un segnale forte: non si possono chiedere sacrifici ai cittadini senza prima aver tagliato qualsiasi tipo di spreco. E quello delle false pensioni di invalidità è certamente uno dei più gravosi per i conti e non degno di uno Stato civile. L'epoca dell'assistenzialismo deve finire".
 

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