Pediatria ospedale Perugia, Uil Fpl: la direzione rischia di creare disservizi
“Attività in emergenza sovrapposta al day hospital: ci saranno ritardi e inefficienze”
(AVInews) – Perugia, 22 giu. – “Prosegue la riorganizzazione della Direzione aziendale del Santa Maria della misericordia che, più che puntare alla qualità dei servizi, sembra volta a fare cassa e ottenere facili risparmi, sulle spalle di cittadini e lavoratori. È la volta di Pediatria: per snellire l’attività del Pronto soccorso dell’ospedale, la direzione ha deciso di deviare parte della relativa attività direttamente al reparto di Pediatria”. Così si esprime in una nota il sindacato regionale di categoria Uil Fpl Umbria. “Da inizio aprile – prosegue – abbiamo chiesto un incontro alla direzione per conoscere protocolli, tempi e procedure per l’attivazione di questo nuovo servizio, ma senza ricevere alcun riscontro. Solo a fine maggio, dopo un paio di mesi, l’azienda si è limitata a comunicare che stava cercando di reperire personale dal reparto di ostetricia per garantire un potenziamento dell’organico. Potenziamento che, però, sembra al momento di fatto escluso, visto in questi giorni il servizio dovrebbe essere attivato a organico invariato e assegnando le nuove attività di triage e assistenza in emergenza al personale impegnato nel Day hospital, ossia nell’attività programmata tramite appuntamento”.
“Questo – spiegano ancora da Uil Fpl Umbria – genererà, ovviamente, ogni volta che ci sarà da assistere un caso in emergenza, ritardi e conflittualità con chi ha un appuntamento, riversando sui professionisti, che si troveranno in evidente difficoltà, il malcontento e le lamentele dell’utenza. Non è inoltre chiaro se sia stato definito alcun protocollo in grado di tutelare adeguatamente gli utenti, i quali sembrerebbe (sulla base delle informazioni che si è riusciti a reperire autonomamente) che dovranno presentarsi comunque presso il Pronto soccorso principale, dove sarà effettuata una prima sommaria e informale valutazione, a seguito della quale saranno inviati all’accettazione (o triage) pediatrica soltanto coloro che non saranno valutati (apparentemente informalmente) come codici gialli o rossi. Non è dato sapere se il primo passaggio nel Pronto soccorso principale sarà da intendersi come presa in carico del paziente o meno, né è chiaro di chi saranno le responsabilità qualora l’utente dovesse aggravarsi mentre si reca all’accettazione pediatrica. Senza considerare che un Pronto soccorso, per essere definito tale, deve avere non soltanto professionisti specificatamente formati, ma anche dispositivi idonei a garantire un intervento tempestivo ed efficace in caso di necessità. La Uil Fpl teme non soltanto che questa nuova organizzazione generi un peggioramento della qualità del servizio ma anche maggiori difficoltà nel garantire la sicurezza dei pazienti, col rischio che possano essere generati danni non prevenibili dagli operatori in prima linea, qualora organizzazione, organici e protocolli non dovessero essere da subito adeguati”.
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