IL PD VOTA CON LA MAGGIORANZA DI DESTRA SULLA GUERRA
di Alfonso Gianni
Come si suole dire le chiacchiere sono a zero. Il vantato processo costituente del Pd, che avrebbe dovuto comportare un rinnovamento non solo del segretario, ma anche della linea politica, si è già schiantato nel voto parlamentare sulle mozioni della destra alla Camera. C'è stato il solito gioco del voto per parti separate, il solito incrocio di votare una parte e non un'altra, ma in fin della fiera., Destra e Pd, naturalmente anche con il Terzo Polo che avrebbe voluto un testo ancora più aggressivo, si trovano uniti nel continuare l'invio di armi sempre più potenti. Un po' di ipocrisia non può mancare e quindi auspicano la pace. Ma questa non scende dalle stelle: va costruita con un'azione politica e diplomatica. Invece si fa un altro passo verso il baratro.
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