Di Ciuenlai - Eureka abbiamo raggiunto le 9000 tessere. Al Pd di Piazza della Repubblica esultano. Ma il confronto è impietoso. Il Pci aveva, In Umbria, 40 mila aderenti, solo il Comune di Perugia contava più tesserati del Pd odierno. Dice “e va bè, ma erano altri tempi, la prima repubblica è un paragone improponibile”. E allora passiamo alla seconda. Il Pds/Ds ne aveva 28 mila , tre volte più dei democratici. E dal conteggio abbiamo volontariamente escluso gli iscritti alla sinistra DC e ai Popolari/Margherita, se no saremmo fuori con l'accuso. Insomma, detta in termini commerciali, il prodotto non tira e adesso, dopo lo strappo dei “vecchi comunisti”, tira anche meno. Intanto si è aperto il toto-uscite e il toro-rimane. Sostanzialmente, al momento appare un esercizio vano. C'è il congresso e parecchi di quelli che sono intenzionati a lasciare il Pd, prima diranno la loro dentro la prossima assise. Il grosso delle adesioni al nuovo soggetto avverrà, presumibilmente, dopo la primavera. A Perugia a Terni ed in altri luoghi , dicono i ben informati, “gli esponenti e gruppi che hanno diversi conti da regolare, lo faranno nel congresso e poi se ne andranno”. Quindi la nostra previsione su una marea di possibili doppie candidature del centrosinistra a tutte le elezioni amministrative, è concreta, anzi è quasi un dato di fatto. Comunque, per quello che si sa, le prime uscite sono tutte confermate,. Sabato (domani) si conteranno ad una cena con D'Alema. Il ristorante contiene 200 “coperti”. Al momento sono tutti occupati. “Solo posti in piedi – dice uno degli organizzatori – ci sarebbero voluti almeno il doppio dei coperti”. Una cena che parte da una certezza : C'è D'Alema e si sa chi è il capotavola. Le defezioni, o se volete “i rientri”(piuttosto scontati), sono quelli del gruppo che stava attorno a Rossi. E' successo un po' come per l'uscita di Civati. Finchè il Governatore della Toscana serviva per avere un ruolo dentro il Pd tutto bene, appena lui ha chiesto di fare una scelta più impegnativa è iniziata la fuga. Chianella e Lorena Pesaresi troveranno casa tra Orlando ed Emiliano. Più il secondo che il primo, perchè serve essere a capo di una ”bandierina” per poter poi sedere al tavolo delle spartizioni congressuali e, soprattutto, della formazione delle liste elettorali. Quella di Orlando appare ub'area troppo affollata. Perchè, a proposito di Orlando, sono state confermate tutte le nostre anticipazioni sullo spostamento di massa, dentro i giovani turchi, verso il Ministro della Giustizia, che adesso, insieme a Bocci, pare essere l'esponente di “maggioranza relativa” nel Pd della nostra regione. Tornando a Rossi probabilmente non uscirà nemmeno Patumi il gestore dell'ex patrimonio del Pci. Non lo farà perchè il capo dei capi delle fondazioni che detengono la proprietà di questa ricchezza immobiliare, Sposetti, è dato, anche lui, in rotta verso Orlando. Ma l'uso di questo patrimonio sarà sicuramente una delle questioni all'ordine del giorno del post scissione. Il Consiglio di Amministrazione della “Pietro Conti” avrà il suo da fare per sistemare al meglio l'eredità del Pci tra gli ex comunisti che rimangono nel PD e quelli che escono. Il c.d.a è formato, a occhio, da gente che simpatizza per la sinistra. La minoranza chiederà spazio ed è possibile che venga ascoltata. Naturalmente parliamo sempre dell'uso, perchè la proprietà rimarrà saldamente nelle mani di queste fondazioni. Le due parti si contenderanno un bel gruzzolo, meno però il “gioiello di famiglia”. Piazza della Repubblica di Perugia, la sede storica è stata messa in vendita per coprire i debiti dei Ds. Scomparirà dunque anche la “piccola Botteghe Oscure” di Perugia, che, se dovesse andare a privati, entrerà di diritto nella categoria dei ricordi di questa città.

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