Dopo mesi e mesi di totale latitanza sulla questione, con silenzi tombali che hanno fatto il gioco di chi, come la giunta Tesei,, dopo averlo depauperato, vuole dare il colpo di grazia al nostro nosocomio, ora il nostro primo cittadino annuncia ai quattro venti con tanto di fanfara (l’avrà presa in prestito dal suo vice?) l’arrivo a Pantalla, il 23 agosto, di due nuovi dirigenti chirurghi presso il reparto di Chirurgia. 

Un comunicato di giubilo ed esaltazione che, però, risulta piuttosto scarno e povero di dettagli, racconta una nota a firma del PD tuderte. Ad esempio, tocca ricordare al nostro sindaco, sempre più showman ed influencer piuttosto che uomo delle istituzioni, che non si contano più, ormai, i suoi proclami che davano per riaperta la Chirurgia. L’ultimo in video del 22 maggio fu tra il tragico e il comico, visto che Ruggiano annunciò la riapertura di questo reparto nel giro di “POCHI GIORNI”, come se si potesse rimontare un ospedale chiuso da un anno con la facilità con cui ci si cimenta con le costruzioni Lego.

Le realtà dei fatti si è sempre premurata di smentirlo, visto che il reparto in questione non è stato MAI riaperto , eccezion fatta per qualche periodo di Week Surgery (dal martedì al venerdì). Peraltro, piccola nota di colore, gli ambulatori sono chiusi fino al primo settembre. Ci piacerebbe sapere, dunque, chi sono i due chirurghi in questione, perché delle sette assunzioni previste finora dall’Asl 1 nessuna è stata destinata a Pantalla. Non è che per caso ci si è rivolti a chirurghi in pensione, convenzionandoli, per far fare piccoli interventi sempre in Week Surgery? Perché la riapertura di un reparto è tutt’altra cosa!

Caro sindaco, prosegue la nota del PD, noi ci sforziamo pure di trovare il bello e il buono ovunque e siamo affezionati al concetto di kalokagathìa. Peccato, però, che nel suo operato sulla questione dell’Ospedale di Pantalla è davvero difficile scorgere qualcosa di positivo. Incappiamo solo in frequenti prese in giro e in assenza di trasparenza, come dimostra la storia della donazione dei ventilatori promossa da lei e dall’amministrazione, su cui aleggiano spettri inquietanti.

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