Raccolta delle olive scarsa a causa della gelata di aprile e della siccità estiva - La storica struttura della Molini Popolari Riuniti ha recentemente investito in innovazione

(AVInews) – Passignano sul Trasimeno, 16 nov. – Cresce ancora la qualità dell’olio extravergine di oliva prodotto al Trasimeno. A darne ulteriore conferma è l’Antico frantoio della Molini popolari riuniti, a Passignano sul Trasimeno, in piena attività in questi giorni nonostante le poche olive presenti sulle piante quest’anno. Parliamo di olive leccino, frantoio, moraiolo e dolce agogia raccolte dai circa settecento soci conferitori sparsi un po’ in tutto il comprensorio. “Purtroppo – ha commentato Gioi Barlozzi dell’Antico Frantoio Mpr –, la campagna olearia rispetto agli anni passati è più scarsa a causa delle condizioni climatiche: la gelata che c’è stata ad aprile e la siccità quest’estate hanno inciso moltissimo. Il raccolto sarà molto inferiore rispetto all’anno scorso, ma il risvolto della medaglia è che la qualità dell’olio è molto alta”.

Una qualità ottima e che migliora di anno in anno grazie principalmente a due fattori. Da una parte l’introduzione nell’oleificio di Passignano di nuove e più moderne tecnologie per l’estrazione dell’olio. Strada intrapresa ormai anche da tante altre realtà della zona. Dall’altra una migliore organizzazione del lavoro di coglitura delle olive, prestando molta più attenzione ai tempi di maturazione dei frutti e riducendo al minimo i tempi tra la raccolta delle olive e la loro lavorazione. Essere rapidi nel consegnare al frantoio consente infatti di avere una bassa acidità ed evitare difetti organolettici, così come la conservazione in contenitori ben aerati e la frangitura a freddo. “Stiamo investendo su macchinari nuovi – fa sapere Barlozzi –. Abbiamo recentemente acquistato delle gramole nuove e ogni anno cerchiamo di innovare per adeguarci ai tempi e migliorare la qualità. Consigliamo inoltre al socio di raccogliere tempestivamente le olive. Ovviamente, produciamo anche la Dop Umbria ‘Colli del Trasimeno’ di cui seguiamo tutta la filiera”.

Nicola Torrini
 

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