TERNI - Mentre il vescovo Piemontese si accingeva a celebrare la domenica delle Palme per i lavoratori dell’Ast e i loro familiari, alla presenza dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli, del prefetto Paolo De Biagi, del sub commissario Andrea Cambassi, delle autorità militari, della dirigenza aziendale, dei rappresentanti dei sindacati del cappellano della fabbrica don Marcello Giorgi e animata dalla Corale del Cuore, davanti ai cancelli di viale Brin sindacalisti e lavoratori accoglievano i partecipanti distribuendo uova di cioccolato per i bambini e volantini nei quali sottolineavano le incertezze sul futuro dell’azienda e quindi delle maestranze.

«Ribadiamo che – si legge nel volantino – è necessario chiarire i futuri assetti societari di Ast a fronte dell’annunciata vendita da parte del Ceo, perché non è irrilevante conoscere le strategie che si intenderanno attuare sul sito ternano. Da troppo tempo l’incertezza del futuro e la non chiarezza su impegni precisi genera preoccupazione ed alimenta un clima di non serenità tra i lavoratori. Da tempo chiediamo azioni concrete che vadano nella direzione del consolidamento dei risultati ottenuti e che mettano in sicurezza lo stabilimento di Terni attraverso un sistema di relazioni sindacali corretto, finalizzato a risolvere le problematiche interne alla fabbrica dirimenti per continuare a essere un sito di eccellenza come: organizzazione del lavoro, problematiche sociali, ambiente, salute, sicurezza. Da troppo tempo le maestranze soffrono una condizione di confusione, di non scelte, di non risposte, di pressioni lavorative e di criticità generali da troppo tempi irrisolte. I lavoratori di Terni chiedono dignità e rispetto. Firmato la Rsu di Tk-Ast».

E non contribuisce certo tranquillizzare gli animi l’affermazione dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli che ha sottolineato il fatto che: «Formalmente il processo di vendita non è ancora partito».

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