Pasqua 2011/ Confesercenti: Consumi positivi, ma quadro generale resta negativo
PERUGIA - La Pasqua appena trascorsa segna una nota positiva nei consumi alimentari negli esercizi al dettaglio di vicinato sia intermini di volume che di valore e quanto afferma la FIESA Confesercenti Umbria (federazione italiana esercenti settore alimentare).
Per la ricorrenza appena passata , dati positivi si raccolgono in tutte le tipologie merceologiche dal settore delle carni a quello di salumi e formaggi a quello dei forni e della pasticceria fino alle uova di cioccolata nelle varie declinazioni. Buono anche il trend di vendita delle “materie prime” per coloro che hanno deciso di preparare in casa torte al formaggio o colombe; tradizione questa molto forte e radicata nella nostra regione.
Gli operatori parlano di leggeri incrementi di vendite rispetto alla Pasqua 2010 ma il quadro generale dei consumi alimentari resta ancora molto problematico.
Le vendite nel 2010 hanno chiuso nella nostra regione con un calo medio dello 0,2% ma per le piccole attività al dettaglio il calo è arrivato addirittura fino all’1,4% rispetto al 2009.
Negli ultimi tre anni le vendite alimentari nei negozi tradizionali non fanno che diminuire e i cali maggiori si registrano nel comparto frutta e verdura e in quello delle carni.
“A preoccupare le attività commerciali alimentari, afferma Carlo Villani Coordinatore Regionale Fiesa, rimane il quadro economico futuro e l’instabilità politica ed economica del nostro paese dal quale non riusciamo ad uscire.”
Ad aprile, secondo gli ultimi dati ISTAT, l’indice del clima di fiducia dei consumatori scende ulteriormente rispetto a marzo e peggiorano le opinioni sulla situazione economica delle famiglie e sul bilancio familiare.
Altra fonte di preoccupazione sono i dati forniti da Unioncamere secondo i quali, nel primo trimestre 2011, resta negativo il saldo tra imprese che cessano (-3,2%) e imprese che iniziano l’attività (+1,8%).
“E’ evidente, conclude Carlo Villani, che se mancano adeguati sostegni a favore delle piccole e medie imprese, se permane un sistema fiscale insostenibile, se pesano condizioni ambientali negative come criminalità, infrastrutture, credito e fisco diventa difficile aspettarsi una rapida inversione di tendenza. Coraggio e rapidità sono fattori determinanti che però vanno coniugati con una reale e significativa collaborazione tra istituzioni e rappresentanza delle imprese per mettere in campo interventi utili e mirati”.
FIESA CONFESERCENTI UMBRIA
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