Paolo Ferrero-Prc: «Una patrimoniale e stop a grandi opere inutili»
«Fra il centro sinistra e Monti c’è già un accordo per governare assieme dopo le elezioni e l’accordo è così forte che possono anche permettersi di fare adesso il gioco delle parti, attaccandosi a vicenda». è la certezza di Paolo Ferrero, il segretario nazionale di Rifondazione comunista ieri a Genova per la campagna elettorale. Campagna elettorale che vede Rc in corsa con Rivoluzione civile, la coalizione che appoggia la candidatura a premier di Antonio Ingroia e di cui fanno parte anche Pdci, Verdi e Idv, e alcuni movimenti. Argomento inevitabile quello degli appelli agli elettori di sinistra al voto utile: appelli che arrivano e arriveranno dal centrosinistra e dal Pd in particolare.
«La questione è semplice – commenta Ferrero – gli italiani che sono contenti del governo Monti, dell’Imu, dei tagli al welfare e ai Comuni votino pure Pd, Pdl e Udc che hanno governato insieme e che continueranno a farlo. Chi, invece, vuole il cambiamento e non vuole che i poveri siano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, come è successo in questi anni, voti noi». Perchè gli obiettivi di Rivoluzione civile vanno in un’altra direzione: «Noi diciamo che la prima misura da mettere in atto è una bella tassa sui patrimoni a chi ha più di 800 mila euro di patrimonio – spiega Ferrero – Questi soldi vanno usati per diminuire le tasse a chi, invece, in questi anni è diventato sempre più povero. Berlusconi, che dice di voler abolire e rimborsare l’Imu prendendo i soldi grazie a un accordo con la Svizzera per il rientro dei capitali, non dice, però – obietta Ferrero – che il suo governo non aveva voluto fare l’accordo con la Svizzera quando altri Stati lo avevano fatto, e che adesso la Svizzera non è più d’accordo».
Nel programma di Rivoluzione civile c’è poi lo «stop a stipendi e pensioni d’oro. Bisogna fissare – spiega – un tetto massimo di 5mila euro per tutti: parlamentari, consiglieri regionali, manager pubblici. E poi bisogna dire basta con le grandi opere inutili e dannose: tav, ponte sullo stretto di Messina. Le opere che servono sono quelle per la manutenzione del territorio. Noi – aggiunge – vogliamo estendere la legge La Torre sulla confisca dei beni ai mafiosi anche ai grandi evasori e a chi si macchia di grossi reati di corruzione e diciamo basta alle privatizzazioni, perchè non si esce dalla crisi privatizzando».
Ferrero è, invece, convinto che la «politica economica del centrodestra non è molto diversa da quella del centrosinistra» e che «Monti e il centrosinistra stanno lavorando per fare il pieno di voti, sapendo che non è possibile che Berlusconi vinca al Senato. Il Pd ha proposto a noi un accordo di desistenza al Senato, e chi dice il contrario sa di mentire. Ma – aggiunge – quando noi abbiamo chiesto al Pd di impegnarsi a non governare con Monti dopo le elezioni, loro per tutta risposta ci hanno offerto dei posti. La verità – denuncia il segretario di Rc – è che non vogliono un’opposizione da sinistra e noi siamo l’unica opposizione da sinistra».
Ferrero non nasconde, tuttavia, che la coalizione di cui Rifondazione comunista fa parte ha suscitato e suscita qualche perplessità, per i percorsi che dividono i partiti alleati nel nome di Ingroia: «In questa coalizione abbiamo messo insieme battaglie diverse, per la difesa del territorio, contro le mafie, per i beni comuni – spiega – Le forze politiche che aderiscono alla coalizione hanno sottoscritto un programma e vale questo programma. Rifondazione comunista ci sta comoda ma io riconosco ad Antonio Di Pietro il merito di aver cambiato idea su alcune questioni, come la tav, tanto che il segretario regionale dell’Idv del Piemonte si è dimesso».
Ma a Rivoluzione civile, Ferrero rivendica soprattutto una peculiarità: «Noi siamo l’unica coalizione che non ha punti di contatto con i poteri forti».
Fonte: rifondazione.it - Dal Corriere Mercantile
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