PANICALE – Panicale celebra il Giorno della Memoria attraverso la testimonianza di Eva Fahidi.

Novantaquattrenne ungherese, Eva è tra le poche testimoni ancora in vita che ha attraversato da deportata l’indicibile dramma di Auschwitz. Un’esperienza lacerante che a distanza di oltre settanta anni riesce a raccontare ancora oggi attraverso l’arte della danza e attraverso le parole scritte.

Le sue due vite, quella prima e quella dopo la deportazione, sono narrate con una prosa lucida e diretta, nel libro “L’anima delle cose”, pubblicato nel 2004 in ungherese e più volte ristampato.

E ora è possibile leggerlo anche in versione italiana (unica traduzione al mondo) grazie al lungo impegno della curatrice, Elena Matacena.

Il volume, edito da Della Porta, sarà presentato per la prima volta in assoluto lunedì 27 gennaio alle ore 17,30 nella Sala consiliare di Panicale. A parlare del testo sarà la stessa curatrice. Sono previsti dei contributi filmati su Eva Fahidi.

L’evento sarà introdotto dal saluto dell’assessore alla cultura e all’istruzione Anna Buso.

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