Oggi in IV Commissione è stato approvato l’OdG di maggioranza, che ci vedeva come primi firmatari, in cui si chiede di eliminare quanto prima l’usa e getta in plastica dalle mense scolastiche delle scuole materne e primarie del Comune.

Ai lavori della Commissione erano presenti l’Assessore Ferranti e alcuni rappresentanti del gruppo di lavoro Cibo-Salute-Economia del Laboratorio “Ideazioni Civiche”, promotori della Campagna “via la plastica dalle mense scolastiche”. Hanno condiviso il documento anche i Consiglieri di opposizione.

 

«I dati parlano chiaro: il servizio mense scolastiche del Comune di Perugia utilizza stoviglie usa e getta in plastica in ben 45 scuole materne e primarie consumando, per l’anno scolastico 2012-2013, 1.046.826 piatti di plastica, 507.705 bicchieri di plastica e 761.558 posate di plastica e producendo rifiuti in plastica per 16,8 tonnellate.

Eliminare l’uso delle stoviglie usa e getta in plastica porta diversi benefici: in primo luogo,  la riduzione della produzione dei rifiuti con un calo dell’impatto ambientale e di conseguenza una diminuzione delle spese per lo smaltimento. In secondo luogo, incide su una corretta educazione alimentare con approcci sani al consumo e al cibo e salvaguarda il principio di precauzione, evitando che i bambini consumino quotidianamente cibi su materiali la cui salubrità è quantomeno controversa sul piano scientifico, benché a norma secondo le attuali disposizioni di legge».

 

Così Emiliano Pampanelli che prosegue:

 

«L’Amministrazione ha già avviato incontri specifici tra l’Assessore, il gruppo Cibo-Salute-Economia e i tecnici del servizio e tutti hanno ribadito oggi in Commissione l’assoluta volontà di dare gambe all’idea, magari partendo con una sperimentazione che intanto veda coinvolte quelle scuole dove oggi il progetto è più fattibile.

 

Nel nostro ODG proponiamo più linee d’intervento che, con gradualità, possono determinare la completa sostituzione delle stoviglie in plastica dalle mense scolastiche: dalla fornitura di un kit di stoviglie personale che viene ritirato e lavato dalle famiglie e riportato all’interno degli zaini dei bambini il giorno dopo, fino alla dotazione per ogni istituto scolastico di lavastoviglie.

 

Chiediamo quindi che  si possa partire da subito con la sperimentazione, da coordinare assieme il gruppo Cibo-Salute-Economia, convinti che, una volta avviato questo progetto, saranno evidenti i risultati sia dal punto di vista del servizio, sia soprattutto dal punto di vista della qualità pedagogica. Infatti, una corretta alimentazione richiede non solo attenzione e cura nella scelta di ciò che si mangia, ma anche in come si mangia. Sono cioè importanti per una buona alimentazione e un sano stile di vita anche un ambiente idoneo e dei supporti sani e corrette modalità di assunzione degli alimenti che siano lontane dal consumo veloce del fast food che infatti utilizza supporti in plastica».

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