PERUGIA - Dopo aver conquistato nella sua storia due Champions League, quattro scudetti, cinque Coppe Italia e tanti altri trofei, la Sirio Despar Perugia scompare dai vertici della pallavolo nazionale. La societa' ha infatti ufficializzato la rinuncia ad iscriversi al prossimo campionato di A1 femminile di volley, non essendo riuscita a trovare la cifra di 200 mila euro che avrebbe garantito la copertura completa delle obbligazioni.

In una nota il presidente, Alfonso Orabona, spiega che ''erano stati trovati nuovi sponsor per affrontare la prossima stagione, quasi tutti fuori dall'Umbria, soprattutto societa' che operano nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili, ma a questo punto non e' piu' importante. Quel che importa e' che la Sirio, dopo quarant'anni - dice Orabona - si trova costretta a chiudere i battenti''.

''Non abbiamo avuto aiuto da nessuno e nemmeno parole di incoraggiamento. Ringrazio tutti i tifosi, le giocatrici e l'intero staff che fino all'ultimo ha lottato insieme a me. Ringrazio di cuore anche i pochi che ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi''.

Il team manager Massimo Menghini ha aggiunto che ''bisognerebbe ragionare su questi quarant'anni di storia per capire se la Sirio e' morta di morte naturale o e' stata 'assassinata'. Uccisa dall'indifferenza e dall'inerzia delle istituzioni, sia politiche che sportive, e dell'imprenditoria umbra''. La societa' ha comunque confermato che continuera' ad operare a livello giovanile attraverso il proprio vivaio.
 

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