PERUGIA –  E’ sulla definizione e gestione dei contenuti su scala regionale che si svilupperà la nuova fase degli open data, dati in formato aperto a disposizione di cittadini ed imprese locali. Il progetto, da tempo avviato dalla Regione Umbria con l’investimento in innovazione tecnologica e competenze, prosegue ora con l’attivazione di un percorso formativo presentato oggi a Villa Umbra.

Il seminario “L’Amministrazione digitale e i linked data. Riflessioni e testimonianze”, organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ha avviato il percorso di co-progettazione, rivolto ad Agenzie regionali, comparto sanitario e amministrazioni locali, Ordine dei Giornalisti, parti sociali e datoriali, finalizzato a condividere a livello regionale processi lavorativi e competenze professionali necessarie al rilascio continuativo e permanente dei dati aperti.

“L’obiettivo – ha spiegato Graziano Antonielli, Dirigente Servizio Infrastrutture Tecnologiche e Sistema Informativo Integrato della Giunta Regionale – è condividere, nel lungo periodo, i dati di interesse e pubblica utilità a supporto della creazione di nuovi servizi innovativi per cittadini ed imprese.  L’apertura del patrimonio informativo pubblico, il tema degli open data, costituiscono un elemento centrale nella strategia di e-Government della Pubblica Amministrazione”.

Sull’importanza di aprire il patrimonio informativo pubblico è intervenuto anche l’Amministratore Unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. “La transizione dall’amministrazione analogica all’amministrazione digitale è tra i principali asset formativi della Scuola – ha sottolineato l’Amministratore della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – Un percorso di approfondimento, avviato ormai da sei anni, tracciato dalla legge regionale numero 9 del 2014, finalizzata alla promozione dell’innovazione tecnologica, delle competenze digitali, della società dell’informazione e della conoscenza”.

La sfida formativa è aprire il confronto territoriale e sistematizzare le richieste degli attori locali, pubblici e privati, per attivare dinamiche virtuose di trasferimento di competenze, soluzioni e pratiche.

“Il percorso formativo appena avviato è molto importante – ha dichiarato Andrea Castellani, Regione Umbria – Grazie a questa azione, amministrazioni e attori territoriali si incontreranno per co-progettare e definire un paniere di dati di pubblica utilità da pubblicare automaticamente su welfare, lavoro, sanità, economia, turismo, trasporti, ricostruzione post sisma, scuola, agricoltura, ambiente. Un dato della Pubblica Amministrazione destinato alla pubblicazione è frutto di una catena di processi complessi, che vogliamo condividere con cittadini, associazioni ed imprese”.

Pubblicare dataset di qualità è inoltre il presupposto per favorire il loro riuso da parte di imprese e cittadini, creando un circolo virtuoso a livello di trasparenza pubblica e sviluppo economico.

“Parte oggi un coinvolgimento trasversale, su scala regionale, per occuparsi di open data tematici, dal welfare al lavoro, dal turismo all’ambiente – ha dichiarato Azzurra Pantella, ingegnere di Umbria Digitale Scarl - Umbria Digitale sarà una presenza costante all’interno dei laboratori, in continuità con gli interventi sinora compiuti. In qualità di società in house per l’informatica delle Pubbliche amministrazioni dell’Umbria ha, infatti, portato avanti la costruzione dell’infrastruttura open data sin dall’inizio e a distanza di 5 anni possiamo affermare che il progetto open data funziona in Umbria e già si registrano casi significativi di riuso”.

Relatori della giornata formativa: Morena Ragone, Responsabile sub-azione 3.8.a POR FESR-FSE Puglia 2014-2020 - Strumenti di ingegneria finanziaria. Esperto giuridico Team RTD Regione Puglia. Docente a contatto Master II Livello congiunto UniBA - PoliBA in Data Science; Benedetto Ponti, Docente di Diritto dell’informazione e della comunicazione, Università degli Studi di Perugia.

L'intervento di formazione, nel suo insieme, comprenderà attività seminariale, un corso di 21 ore realizzato in tre diverse edizioni, 10 Laboratori per apprendere competenze giuridiche, abilità tecniche e per definire in forma collaborativa modelli e pratiche di costruzione ed uso di dataset.

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