Otricoli/ Un banco frigo abbandonato in piena area archeologica
OTRICOLI - Il consigliere Pier Paolo Palozzi ci ha trasmetto alcune di un banco frigorifero per alimenti abbandonato da mesi nella zona archeologica, probabilmente – ipotizza – l’abbandono risale agli eventi che il Comune e la Pro Loco organizzarono nel Parco Archeologico di Ocriculum.
“Gli amministratori otricolari – osserva al riguardo il consigliere di minoranza - dicono bene del valore del nostro patrimonio storico, ma, invece di custodirlo come un’eredità, lo consumano: si vedano i danneggiamenti più volte segnalati, i dubbi “lavori di restauro” ed altro”.
Paolozzi cita ad esempio l’area archeologica che “è usata come una specie di discarica dove si possono trovare banchi frigorifero, cucine a gas arrugginite, bombole di gas incustodite, serbatoi e cataste di legname vario”.
Lo stesso sottolinea poi che il Comune di Otricoli spende ingenti somme di denaro pubblico per la promozione del territorio e per le campagne pubblicitarie (vedere gli impegni di spesa destinati all’agenzia pubblicitaria Analogie snc di Terni, di cui è stato socio fondatore il Vicesindaco-Assessore alla Cultura Ceccotti) e, ultimamente, ha affidato alla società Space spa un appalto di 162.809,93 euro proprio per l’organizzazione di eventi di promozione e comunicazione turistica per la valorizzazione dell’area archeologica di Ocriculum lungo l’antica Via Flaminia.
Al riguardo Paolozzi si augura che prima o poi il Sindaco di Otricoli Nico Nunzi e l’ex Sindaco- Assessore-Presidente della Pro Loco Antonio Liberati, chiariscano le modalità con cui sono stati gestiti gli ingenti fondi Arcus con cui si è realizzato il progetto “Antica Via Flaminia” di cui il Comune di Otricoli è capofila. In particolare sarebbe interessante sapere perché il Comune di Otricoli, per mezzo del responsabile del Servizio OO.PP. e Patrimonio, si sia praticamente sostituito alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria per lo svolgimento delle gare d’appalto e per i lavori sui monumenti di proprietà dello Stato, all’interno del Parco Archeologico di Ocriculum.
Il Comune di Terni, che insieme a quello di Narni partecipa al progetto “Antica Via Flaminia”, opportunamente distingue gli “interventi della Soprintendenza interni all’area archeologica” e gli “interventi del Comune di Terni nelle aree adiacenti esterne al recinto archeologico”. Allo stesso modo il comune di Narni prevede un “intervento della Soprintendenza per la valorizzazione del Ponte d’Augusto” e un “intervento del Comune di Narni”. “Non si sa perché – osserva ancora Paolozzi - il Comune di Otricoli, senza avere conoscenze né strutture né competenze si sia sostituito alla Soprintendenza per i lavori sui monumenti archeologici che sono di proprietà dello Stato, per di più con i soldi dello Stato stesso!”.
“Questo – aggiunge - vorremmo capire, a meno che non ci siamo sbagliati: per questo abbiamo rivolto apposite interrogazioni al sindaco. Ma il sindaco si ben guardato dal rispondere!!
Il sindaco di Otricoli deve ancora spiegare quali attività svolge effettivamente la cooperativa KAIROS di Terni, che gestisce in appalto la zona archeologica e i servizi correlati, e se sarà mai possibile iniziare il servizio di navigazione turistica utilizzando gli attracchi fluviali più volte realizzati dall’A.C. e la famosa barca comunale acquistata nel 2008!”.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto turistico con il pullman acquistato sempre con i contributi Arcus, lo stesso Paolozzi chiede al sindaco se effettivamente questo servizio venga svolto, visto che è stato pure appaltato alla stessa Kairos Coop., oppure se il pullman viene utilizzato per altre esigenze, tipo per il trasporto scolastico.
Per ultimo osserva: “Sarebbe interessante inoltre sapere per quale ragione il Comune di Otricoli e l’allora Sindaco Antonio Liberati si siano serviti delle prestazioni, dell’assistenza e della consulenza della società Munus Spa e del suo presidente dott. Alberto Mario Zamorani, per predisporre il Progetto per l’Antica Via Flaminia e per ottenere dal Ministero dei BB.CC. finanziamenti per 1.250.000,00 euro, e poi abbiano omesso di pagare alla stessa Munus Spa alcune fatture per le prestazioni svolte, costringendo la suddetta società a citare in giudizio il Comune di Otricoli”.
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