“Leggo sui giornali locali numerose risposte alla questione che ho posto riguardo il servizio di risonanza magnetica dell'ospedale di Pantalla . Gli interventi pubblicati, in risposta alla mia nota (l'Azienda Ospedaliera di Perugia ne acquista altre due per quello di Perugia dimostrando mancanza di razionalizzazione dei costi), sono la prova che si stanno toccando tematiche importanti e che evidentemente la mentalità 'stalinista' e chiusa in certi schemi di alcuni personaggi del Pd, li porta a vedere inevitabilmente chissà quali trame oscure si nascondono dietro ad una semplice riflessione”. Lo scrive Massimo Monni (PdL) assicurando come dietro la questione posta, “non c'è nessun disegno, nessun interesse, e nessuna forza oscura. Dati alla mano – rimarca - è evidente lo spreco di denaro pubblico. Questo ho detto e questo ribadisco con convinzione”.

 

Per Monni, “se si considera poi che l'ospedale di Perugia ha messo già a bando due nuovi servizi identici e che la distanza fra i due nosocomi è di pochi chilometri, ecco che l'aver speso per Pantalla oltre un milione di euro risulta un vero e proprio spreco di denaro pubblico che i cittadini devono conoscere e saper valutare. Quindi – aggiunge -, riguardo alle accuse per le quali ci sarebbero 'forze oscure' che tentano di boicottare questo ospedale e a quali interessi si nasconderebbero dietro questa mia critica, rispondo allo sconosciuto neosindaco di Todi che non so di cosa stia parlando. Prima di parlare di sanità – va avanti Monni - bisognerebbe intanto imparare ad amministrare una città. Anche perché, per poter utilizzare uno strumento altamente specializzato, come la risonanza magnetica, occorre personale altamente qualificato e preparato. Bisognerebbe spiegare una volta per tutte – conclude l'esponente regionale del PdL - che il tempo delle vacche grasse è finito e l'utilizzo razionale del sistema sanitario è ormai un obbligo politico e morale per tutti gli enti pubblici”.

Condividi