Ospedale Pantalla, risonanza magnetica sempre aperta
Ospedale Pantalla, risonanza magnetica sempre aperta
In merito alle notizie pubblicate in questi giorni dai vari media sullo stop di alcuni servizi dell'ospedale Media Valle del Tevere per il periodo estivo, la direzione dell'Usl Umbria 1 comunica che l’attività legata alla risonanza magnetica, programmata nel corso dell’intero mese di agosto, è confermata. Inoltre, rassicura tutti gli utenti - alcuni dei quali hanno chiamato per avere rassicurazioni sul proprio appuntamento - che le visite saranno effettuate come da programma.
Il servizio di diagnostica per immagini dell’ospedale di Pantalla (che comprende anche la risonanza magnetica) ha effettuato nel 2023 oltre 284.000 prestazioni equivalenti, un + 5% rispetto all'anno precedente. Un trend confermato anche per il 2024 dove si stimano oltre 292.000
prestazioni.
A sollevare il caso era stato il consigliere regionale e segretario regionle del PD Tommaso Bori: "La sanità è un servizio essenziale che non dovrebbe andare in ferie, tantopiù in un momento in cui l'Umbria diventa meta di turisti. E invece succede che proprio in questi momenti, all'ospedale di Pantalla, la risonanza magnetica vada in ferie due settimane, chiusa per le vacanze di tecnici e radiologi.
Un fatto, questo, di una gravità inaudita e che testimonia l'incapacità della governance della sanità umbra, di assicurare un corretto funzionamento alle strutture regionali attraverso le giuste assunzioni e la corretta organizzazione del personale".
Con queste parole, in una sua nota il segretario del Partito democratico dell'Umbria, Tommaso Bori.
"Continua dunque la progressiva smobilitazione della sanità pubblica regionale - prosegue Bori - un lento scivolamento verso una privatizzazione latente e strisciante che costringe gli umbri a scegliere, chi può, se curarsi vicino casa e in tempi ragionevoli oppure subire viaggi di 'turismo sanitario' e liste d'attesa bibliche. D'altro canto la Regione prosegue in operazioni di maquillage proprio sulle liste d'attesa che non provvedono a smaltire effettivamente le prestazioni inevase ma che studiano piuttosto i meccanismi per eludere i conteggi e far figurare cali vertiginosi e soluzioni miracolose. Gli umbri sono stufi delle prese in giro, non hanno l'anello al naso e si trovano a fare i conti con la realtà ogni volta che prenotano una prestazione sanitaria, o almeno provano a farlo. La Regione sulla politica sanitaria ha fallito ed è il momento di prenderne atto".
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