Orvieto . Il sindaco, Giuseppe Germani, il direttore del Carcere di Orvieto, Dott. Luca Sardella e il direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Spoleto, D.ssa Silvia Marchetti sottoscriveranno - Giovedì 20 agosto prossimo alle ore 10 presso la Casa di Reclusione di Orvieto la convenzione per promozione e la realizzazione di un progetto sperimentale finalizzato all’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità, con particolare riferimento alla manutenzione, al restauro, pulizia  e decoro urbano dei siti di interesse pubblico, recentemente approvata dalla giunta.

Ciò in ragione del protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno 2012 tra l’A.N.C.I. e il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Finanziaria (D.A.P.) finalizzato a promuovere un programma per lo svolgimento di diverse tipologie di attività lavorative extramurarie da parte di soggetti in stato di detenzione in favore delle comunità locali e alla luce del successivo protocollo d’intesa, firmato nel maggio 2014 da A.N.C.I. Umbria, Regione Umbria, Tribunale di Sorveglianza di Perugia e il Ministero di Giustizia, che si impegna a favorire l’avviamento di percorsi individuali, di durata determinata, di formazione/lavoro a titolo volontario e gratuito, relativi a progetti di pubblica utilità.

Il progetto sperimentale realizzato con la collaborazione tra gli enti e le amministrazioni operanti nel territorio, è utile a realizzare percorsi di reinserimento sociale dei condannati e a ridurre i conflitti sociali; inoltre, consente loro l’acquisizione di conoscenze e competenze professionali ritenute necessarie nella fase post-detentiva, oltre che usufruire da parte della collettività, delle risorse di una popolazione detentiva ancora attiva e produttiva.

Lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità da parte dei soggetti interessati al provvedimento è gratuito e non costituisce in alcun modo rapporto di lavoro con l’Amministrazione Comunale, il cui unico onere sarà quello relativo alle spese per l’assicurazione degli stessi contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi anche mediante polizze collettive.

La convenzione, diverrà operativa entro i prossimi sei mesi, durante i quali la direzione del carcere di Orvieto dopo un attento lavoro di osservazione dei comportamenti psico-sociali dei detenuti, individuerà alcuni soggetti che hanno dimostrato una condotta confacente a tale esperienza.

Dopo la sottoscrizione formale della convenzione, alle ore 11 presso il teatro della Casa di Reclusione si terrà il concerto dell’artista SANDRO JOYEUX ospite della IX edizione di Umbria Folk Festival 2015. Il musicista francese giramondo che è un’enciclopedia musicale e culturale che non s’incontra comunemente. Ha percorso più di mezzo milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per raccogliere tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo. Canta in francese, inglese, italiano, arabo, e in svariati dialetti come il bambarà, il wolof, il dioulà. È reduce da più di duecento concerti in giro tra l’Italia e l’estero negli ultimi due anni. Il nuovo video animato del singolo “Elmando”, uscito il 1° maggio ed in concorso nei più prestigiosi festival di animazione nel mondo, gode del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
A margine dell’iniziativa sarà servito un rinfresco realizzato dai detenuti che partecipano ai laboratori di cucina programmati all’interno delle attività di reinserimento del carcere di Orvieto.

Gli interventi rivolti alle persone sottoposte ad esecuzione penale, come è noto, sono attuativi in un sistema di azioni di politica sociale finalizzato a rendere concrete e fruibili le prescrizioni dell’art. 27 della Costituzione, secondo cui “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” e quindi attraverso interventi di aiuto e sostegno a reinserirsi positivamente nella società; principi peraltro ribaditi dalle regole minime dell’ONU (1955) e del Consiglio d’Europa (1973) e, da ultimo, dalle regole penitenziarie europee e dalle modifiche legislative del nostro ordinamento.

Le prerogative sociali, economiche e amministrative del territorio comunale possono incidere in maniera determinante sulla qualità delle garanzie del contratto sociale e sulla conseguente qualità dei servizi resi al cittadino, sia esso libero che sottoposto a vincoli penali, nella fase in cui intende determinare e quindi concordare adeguati orientamenti per la migliore pianificazione degli interventi. Ciò può essere facilitato se le azioni delle istituzioni e dei servizi tendono a ricomporre l’inevitabile frammentazione delle funzioni, delle competenze e delle responsabilità attraverso politiche unitarie e coordinate, che pongano in essere strategie globali di promozione degli stessi, attraverso interventi e servizi specifici e differenziati.

La realizzazione di tale imperativo costituzionale come interpretato dalla norma europea e nazionale ha consentito di attivare accordi e convenzioni tra i comuni, le case di reclusione e gli uffici per l’esecuzione penale esterna, per la realizzazione di progetti sperimentali finalizzati all’impiego di detenuti in attività di pubblica utilità; precisando che il mandato dell’Amministrazione Penitenziaria è finalizzato al reinserimento sociale dei condannati ed ha come fondamentale obiettivo l’occupazione in attività durante l’espiazione della pena, anche al fine di garantire ai soggetti ristretti l’acquisizione di competenze e conoscenze professionali utilmente spendibili nella fase post-detentiva.

Inoltre, l’assolvimento di tale mandato presuppone la collaborazione di tutte le componenti pubbliche del territorio, in particolare gli enti locali e i comuni secondo le “linee guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria” approvate il 9 marzo 2008 dalla Commissione nazionale consultiva e di coordinamento per i rapporti tra il Ministero della Giustizia, le Regioni, gli Enti locali ed il volontariato, finalizzate alla creazione e/o implementazione di una rete integrata di interventi delle istituzioni territoriali per realizzare percorsi di reinserimento sociale.

L’Amministrazione comunale di Orvieto ha ritenuto di prioritario interesse tutelare e migliorare la sicurezza della comunità locale attraverso concreti interventi in favore della sicurezza urbana dei cittadini. Attraverso la convenzione, il Comune di Orvieto, la Casa di Reclusione di Orvieto e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Spoleto,  si propongono interventi volti alla ricerca di nuove future opportunità occupazionali a favore della popolazione detenuta o lo svolgimento di attività che favoriscano sia una maggiore dignità nell’esecuzione della pena detentiva che l’acquisizione di competenze ed abilità sociali e professionali utili al reperimento di opportunità lavorative.

 
 

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