Appello a sindaco e dirigenza di Poste italiane per riaprire gli uffici in centro storico - L’Associazione dei consumatori: “File inaccettabili. Più sicuro dilazionare l’utenza”

(AVInews) – Orvieto, 12 gen. – Numerose segnalazioni sono giunte alla sede dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) Umbria circa i disagi che ha comportato la chiusura pomeridiana dell’ufficio postale del centro storico di Orvieto. “Questa decisione di ridurre l’orario di apertura – spiega la presidente dell’Adoc Terni Alessia Antonelli – ha come motivazione quella di limitare i contagi da Covid 19, ma ci preme ricordare che uno strumento più efficace, proprio in un’ottica di maggiore sicurezza, sarebbe il dilazionare l’utenza nel corso della giornata”.

“File inaccettabili”. “La riduzione dell’orario – prosegue Antonelli – nega inoltre l’accesso a una parte di utenza e la soluzione non può essere trovata soltanto negli strumenti telematici che, se da una parte sono un valido aiuto, dall’altra non possono essere utilizzati da tutti. Pensiamo in particolare a tutti coloro che, soprattutto anziani, si trovano esclusi da questo processo di digitalizzazione e si devono recare fisicamente in uffici dove spesso, dato l’orario ridotto, si concentrano così tante persone da dover sostenere delle file inaccettabili. Chiediamo al sindaco di Orvieto Roberta Tardani e alla dirigenza di Poste Italiane di trovare una soluzione affinché questa situazione si possa risolvere quanto prima”.
 

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