PERUGIA - “Cercate il vostro sé autentico”: questo il messaggio che Don Alessandro Santoro, il fondatore della Comunità le Piagge di Firenze, ha voluto lasciare al circolo Arcigay-lesbica Omphalos di Perugia. L’incontro si è tenuto domenica 13 gennaio presso la Sala Vaccara nel Palazzo dei Priori, sede del Comune. Presente, oltre al moderatore Andrea R. (uno dei volontari della nostra associazione), l’assessore alle Pari opportunità, Lorena Pesaresi.

Quella di Don Santoro è una storia di lotta ed emarginazione. Formatosi alla scuola dell’anarchismo, ha vissuto sempre ai margini, “sui marciapiedi della vita degli uomini”. La Curia lo ha condannato nel 2009 a sei mesi di esilio per aver sposato Sandra Alvino, una donna nata nel corpo di un uomo. Per le autorità ecclesiastiche si trattava di un matrimonio non valido, perché celebrato tra persone dello stesso sesso, senza che il percorso di scoperta e accettazione vissuto da Sandra potesse valere qualcosa. Il suo “sé autentico”, per la Chiesa, non ha significato niente.

L’incontro ha fornito l’occasione per ricordare l’anniversario della morte di Alfredo Ormando, lo scrittore omosessuale e cattolico che, il 13 gennaio del 1998, decise di darsi fuoco in Piazza San Pietro per protestare contro la demonizzazione dell’omosessualità da parte delle gerarchie ecclesiastiche. L’idea di Chiesa che sogna Don Santoro è un’altra, e lui si batte per affermarla.

Tanti gli spunti che il sacerdote fiorentino ha offerto al pubblico, tante le sollecitazioni emerse da un dibattito mai banale, lontano da facili semplificazioni. Uscire dalla logica del dentro e del fuori è stata, e deve essere, la miglior risposta a quanti gli hanno chiesto come reagire ai gesti di chiusura e di rifiuto della Chiesa. Un rapporto, quello tra omosessualità e fede, non problematico, non conflittuale, secondo Don Santoro, che può conciliare senza traumi la dimensione spirituale di ognuno con la propria identità, indipendentemente dall’orientamento sessuale. Lo si può leggere anche in “Cercare se stessi…per trovare Dio”, l’intervista a John McNeill, sacerdote omosessuale statunitense, di cui Don Santoro ha parlato molto nel suo intervento. Il testo dell’intervista, raccolto da Valerio Gigante, è stato pubblicato col sostegno della Comunità le Piagge, quella che il sacerdote fiorentino guida da vent’anni. Oggi, con la stessa caparbietà degli inizi, continua a portarla avanti tra mille difficoltà ed emarginazioni, nella stessa condizione degli omosessuali a cui si rivolge e che invece la sua “azienda di riferimento” (come ama definire la Chiesa) continua a criminalizzare. “Quando si è nel giusto e si vive nell’amore, non c’è colpa e non c’è niente e nessuno che vi possa condannare” ha concluso Don Santoro, lasciando una Perugia piovosa e fredda, ma riscaldata dall’affetto delle sue parole.

ANTONIO BONANATA
GRUPPO GIOVANI ARCIGAY-LESBICA OMPHALOS

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