Sarebbe l’omofobia il movente dell’aggressione subita da un gruppo di ragazzi di Terni in vacanza a San Benedetto del Tronto, nel notte tra mercoledì 5 agosto e giovedì 6 agosto. Le provocazioni verso un ragazzo omosessuale all’interno di una nota discoteca della zona ha provocato la successiva reazione dei suoi amici. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, verso le quattro del mattino, dopo aver subito una prima aggressione all’interno del locale sul lungomare, il gruppo giovani di Terni sarebbero fuggiti per le vie del centro, inseguiti da un altro gruppo di persone del posto. «Sembravano dei pazzi furiosi», ha raccontato un testimone. La notte di violenza si è conclusa davanti all’appartamento preso in affitto per le vacanze dai giovani ragazzi ternani: gli aggressori avrebbero provato a entrare sfondando a calci la porta e solo a quel punto sono intervenuti i carabinieri.

Il pronto soccorso di San Benedetto ha stilato dieci referti per i ragazzi di Terni, con prognosi di una settimana per contusioni e ferite di vario genere. Le indagini sono tuttora in corso.

In principio la notizia ha avuto poco risalto: sulle cronache locali si è parlato semplicemente di una rissa nata per futili motivi e soltanto dopo la denuncia è emerso che il gruppetto di Terni è stato massacrato di botte perché uno di loro è omosessuale.

Imbarazzo sul fronte politico: l’aggressione coincide con l’inizio della campagna elettorale per le regionali in programma a settembre e ogni dichiarazione viene attentamente ponderata. L’unica a intervenire, sin qui, è stata la giovane esponente di Non Una di Meno e candidata del Pd Valeria Cardarelli: "È un ritornello che già conosciamo, e che senza dubbio siamo stanchi di ascoltare. Sono ovviamente disgustata, ma certo non stupita perché si tratta dell’ennesimo caso del genere". 

"Restiamo basiti di fronte al silenzio del sindaco di Terni Leonardo Latini (Lega), che anche in questa grave occasione, invece di difendere a gran voce i suoi concittadini, si chiude nel suo mondo ideologico che risponde ai detrattori del disegno di legge Zan e del riconoscimento della parità di diritti" così si legge in una nota diffusa da Articolo Uno di Terni.

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