“La presidente della Regione Umbria, convochi subito la Conferenza regionale sulla sicurezza integrata e riferisca poi in Aula, affinché l’Assemblea legislativa dell’Umbria sia messa in condizione di dare il proprio contributo alla soluzione del problema della sicurezza dei cittadini che, dopo il tragico fatto di Ramazzano, diventa drammatico”. Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, sollecita la presidente Marini a mettere in campo “un’iniziativa forte dell’ente Regione, cui la legge regionale ‘13/2008’ assegna dei compiti precisi in materia di prevenzione, informazione e attivazione di politiche integrate in materia di sicurezza”.

Il capogruppo regionale del Carroccio aggiunge che “se è pur vero che il contrasto e la repressione della criminalità spetta in primo luogo alle autorità nazionali a ciò preposte, è altrettanto vero che nell’attuale
gravissima situazione la Regione deve dare il suo forte contributo, per realizzare una rete istituzionale e sociale che soffochi e renda irrealizzabile il disegno criminoso di chi vuol trasformare la nostra pacifica e laboriosa terra in un ‘Bronx’ senza regole”. Cirignoni afferma che “il tragico fatto di violenza e di sangue costato la vita al giovane Luca Rosi, è l’ultimo di una catena di eventi criminosi e di illegalità diffuse, e ripropone in maniera brutale il tema della sicurezza dei cittadini nelle città e nei paesi dell’Umbria. Le forze di polizia, l’autorità giudiziaria e le istituzioni pubbliche devono impegnarsi sempre di più nel contrasto della criminalità che in alcune zone dell’Umbria, a Perugia in particolare, registra un’escalation preoccupante e intollerabile. Una progressione di reati e di illegalità – conclude l’esponente della Lega Nord - che è anche legata ad un fenomeno immigratorio spesso incontrollato che le politiche lassiste del centrosinistra hanno contribuito a determinare”.

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