Omicidio Aldovrandi - Una lettera aperta in seguito ai commenti sulla "rete"
di Casaioli Renato
PERUGIA - Paolo Forlani, il poliziotto condannato in Cassazione insieme al altri tre suoi colleghi, per l’uccisione di Francesco Aldobrandi avvenuta nel 2005, urla la sua rabbia su internet. Definendo la madre del povero ragazzo: “Faccia da culo”. Mi pare di aver capito che considera la sentenza definitiva, emessa da un tribunale della Repubblica, un sopruso fatto a lui e agli altri suoi colleghi. Lui è incazzato? E i genitori e i cittadini italiani, come dovrebbero sentirsi! Gli uomini delle Forze dell’Ordine, percepiscono lo stipendio da quest’ordinamento Costituzionale, nato dalla Resistenza.
Non dovrebbero mai scordarselo. Conosco molti agenti di polizia e carabinieri, persone davvero in gamba, che fanno salti mortali pur di svolgere al meglio al proprio lavoro. Purtroppo però all’interno di quel mondo, ce ne sono diversi il cui livello culturale è davvero basso. Non solo. Hanno atteggiamenti spavaldi e scarsa educazione civica. Non hanno capito qual è il loro compito in una Repubblica democratica come quell’Italiana. Hanno un fuorviante senso della Patria, quando alcuni inneggiano al bandito Mussolini o Duce che dir si voglia. Non conoscono la storia, soprattutto quella del Fascismo.
Da chi fu finanziato: (Vaticano, agrari e industriali con la benevolenza del Re). Ignorano che la Patria sotto quel regime, fu martoriata, umiliata, trascinata in un conflitto mondiale che causò rovine e morti. Soprattutto non sanno, che quando il Duce, vide che tutto stava sgretolandosi, invece di assumersi le sue responsabilità dinanzi al Paese alla Storia, tentò di fuggire con molti soldi all’estero. Come figura di super italiano, di eroe, non c’è che dire. Purtroppo ho potuto costatare in più di un’occasione, che all’interno di alcune caserme, ancora oggi è esposto il busto del Duce, le sue foto. Com’è possibile che all’interno delle caserme della Repubblica, ci siano ancora oggi feticci del genere? In Germania, se uno prova ad esporre in un luogo pubblico qualsiasi, la foto di Hitler, viene immediatamente arrestato. In tutti questi decenni, in Italia, nessun governo si è preoccupato di far togliere quelle vergognose foto. Ritengo che se tutto ciò accada è perché purtroppo il nostro Paese, con la tragedia del Fascismo, non ha fatto i conti fino in fondo, come invece ha fatto il popolo tedesco.
L’amnistia concessa da Togliatti, fu un atto giusto, ma prima bisognava far chiedere scusa a quanti si erano macchiati di tanto sangue e soprattutto bisognava ripulire tutti gli apparati dello Stato, da quelle presenze. Tutto questo non fu fatto. Insomma in certi ambienti, finì a tarallucci e vino. Quella soluzione di non discontinuità, è mia convinzione, che abbia influito non poco nella formazione dei servizi segreti deviati. Così come nell’omertà sulle stragi, sullo sviluppo della malavita organizzata, che molte inchieste della Magistratura, fanno intravvedere essere stata utilizzata per minare i nostri principi Costituzionali. Ecco il modo di comportarsi di quei poliziotti a Ferrara, quel mattino, aderisce a mio avviso perfettamente al quadro sopra descritto.
Recent comments
11 years 40 weeks ago
11 years 40 weeks ago
11 years 42 weeks ago
11 years 42 weeks ago