È stato il gruppo “Doniamoci” ad aprire la Catena Umana di 25 km tra Perugia ed Assisi che si è svolta domenica. Un gruppo di volontari “Doniamoci” composto da oltre cento persone ha aperto ufficialmente la catena, insieme ma distanziati per rispettare le regole antiCovid, ma unite comunque da un filo colorato.

Le associazioni AIDO Provinciale Perugia, ANED Umbria, AVIS Perugia e Avanti Tutta del progetto “Doniamoci” hanno fortemente voluto la partecipazione alla Catena Umana della Pace e della Fraternità che ha visto coinvolti tutti i volontari delle associazioni in questa bellissima iniziativa. Un’adesione quella di “Doniamoci” che ha visto diffondere, con cartelli, striscioni e tanto entusiasmo i propri valori e concetti di condivisione, volontariato e promozione della cultura del dono.

Il tema di quest’anno è stato la “cura” e mai come in questo momento abbiamo sentito il bisogno di cura e di cure. La cura è responsabilità, rispetto, amore, solidarietà, vicinanza, condivisione, gratuità, accoglienza. La cura è pensare anche con il cuore. Un tema che si sposa appieno con i valori e gli obiettivi del progetto “Doniamoci” che promuove da sempre la cultura del dono sensibilizzando la popolazione del territorio alla donazione; avviare un rapporto di cooperazione tra le varie associazioni di volontariato, coinvolgendo particolarmente i giovani e le scuole per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, tese alla donazione ed a una sana crescita rivolta a migliorare il bene comune; avviare politiche coordinate sulle tematiche formative della popolazione rivolte all'acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà, integrati in processi di promozione della salute e dello star bene.
«Un ringraziamento speciale – sottolineano i coordinatori del gruppo “Doniamoci” - va a tutti volontari che hanno partecipato attivamente, alle amiche e amici di tutte le altre associazioni coinvolte nella catena umana, agli organizzatori con un ringraziamento particolare a Flavio Lotti. È stato importante partecipare e vedere come si riesca a fare qualcosa in massima sicurezza in questo momento così difficile, anche grazie alle forze dell’ordine presenti che con il loro contributo espresso con professionalità e cortesia hanno garantito il rispetto della distanza di sicurezza – concludono dallo staff “Doniamoci”.

Le attività di “Doniamoci” proseguono nei prossimi mesi e, sono già in cantiere nuovi eventi e progetti che riguarderanno in particolar modo i giovani e le scuole, anche attraverso dei concorsi che hanno come obiettivo la promozione della cultura del dono, soprattutto tra le nuove generazioni. Il progetto prevede una serie di iniziative, eventi e attività che avranno come tematica di base il “dono”, inteso a 360°, dono inteso non solo come donazione di organi, ma anche come donazione di tempo nelle attività di volontariato legato alla salute, donazione di sangue, donazione di midollo osseo, donazione di organi e tessuti.

Condividi