Olio Dop - Cecchini: "Da novembre possibile oleificazione nell’intera area"
PERUGIA - “Il Ministero delle Politiche agricole ha trasmesso a Bruxelles la proposta di modifica del disciplinare di produzione dell’olio ‘Dop Umbria’ e sta per emanare il decreto di approvazione della ‘protezione transitoria’ che permetterà di produrre la ‘Dop’ secondo le nuove regole già da questa stagione olearia”. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, intervenendo stamani alla conferenza-stampa di presentazione della quattordicesima edizione di “Frantoi aperti”.
“Un risultato importante e particolarmente atteso dai produttori olivicoli umbri – ha detto l’assessore regionale – che, in attesa dell’approvazione da parte della Commissione europea, potranno praticare fin da subito l’oleificazione delle olive prodotte non solo nei frantoi delle singole sottozone di coltivazione, come stabilisce l’attuale disciplinare, ma in quelli dell’intero areale di produzione dell’extravergine ‘Dop Umbria’. L’emanazione del decreto che permetterà di usufruire della ‘protezione transitoria’, come previsto dalla normativa nazionale, è infatti prevista per i primi di novembre”.
“La Regione – ha ricordato – ha espresso il suo parere positivo sulla richiesta di adeguamento del disciplinare, in modo da superare le problematiche derivanti dalla sua applicazione e renderlo più rispondente alle esigenze di sviluppo delle imprese agricole e dell’intera filiera, e sostiene con forza gli investimenti del settore per innovarsi e competere. Il nuovo disciplinare – ha aggiunto – rappresenta un’opportunità in più che auspichiamo sia colta dai produttori per incrementare i quantitativi di olio extravergine a denominazione di origine protetta, una delle eccellenze dell’Umbria”.
“L’olio – ha concluso – è uno dei prodotti che meglio esprimono e comunicano l’identità dell’Umbria e una manifestazione come ‘Frantoi aperti’ rappresenta, pertanto, una occasione fondamentale per far conoscere e valorizzare questo nostro immenso patrimonio non solo tra i turisti che richiama ogni anno, ma anche tra gli stessi umbri”.
Giovedì
20/10/11
20:27
Vorrei chiedere alla signora assessora se sa quanto olio extra vergine d'oliva si produce mediamente in un anno e quanto se ne vende invece sotto il marchio olio extra vergine dell'Umbria. Il rapporto è uno a dieci. Quindi più che promuovere occorre tutelare le produzioni umbre ed incentivarle adeguatamente per evitare che si vendano gli oli della Tunisia, della Grecia e della Spagna come se fossero quelli della nostra Regione.