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Di solito le pagelle le facciamo a febbraio e giugno, ma in via del tutto eccezionale ci concediamo una deroga, stavolta le facciamo ad aprile e con grande gioia, visto che oltre alla festa della Liberazione, festeggiamo anche l'onomastico. 10 a tutti e così sia. 10 alla Società che, rinata sotto Damaschi, ha chiuso il 2011 alla grande e vinto il secondo campionato consecutivo dominandolo, sotto la buona stella di Santopadre (e non poteva essere altrimenti) e Moneti. 10 a Battistini che, notando qualche segno di usura nel gioco e negli equilibri in campo, ha saputo porvi rimedio, rinunciando ad un modulo a lui caro, per adottare i giusti accorgimenti tattici, 10 a chi ha lavorato dietro le quinte, allestendo un buon organico ed apportando i giusti correttivi in corsa, pochi ma buoni. 10 alla squadra che ha saputo fare quadrato anche dopo i momenti meno felici, evitando pericolose fratture all'interno dello spogliatoio, stringendo i denti al bisogno, tirando fuori la grinta e la cattiveria di chi sa cosa vuole, e ricordando di quali attributi sia fornito il Grifo. 10 ai tifosi, oggi presenti in massa a Fano, che non hanno mai fatto sentire soli i giocatori sia in casa che fuori.

Oggi 25 aprile 2012 il Perugia torma in C1, ma non basta, il Grifo deve conquistare il primo posto perché lo merita più di ogni altro, più del Catanzaro, che non lo merita né per i punti fatti fin qui, né per il numero di vittorie, né per la storia ed il blasone che lo accompagna. Il Grifo merita più di qualsiasi altro rapace o volatile che sia: aquile, falchi, poiane o passeri.

Oggi, volendo, ci sarebbe stato di che recriminare, viste certe decisioni arbitrali avverse al Perugia, tra falli subiti e fuorigioco inesistenti; il Perugia, al contrario, non si è lamentato né della gara giocata con incomprensibile agonismo da parte del Fano, né degli infortuni patiti o di alcune decisioni discutibili prese dalla terna arbitrale. Ha incassato lo svantaggio ed ha reagito come solo una grande squadra avrebbe potuto fare: sommergendo di gol l'avversario, surclassandolo per gioco e grinta.

Battistini ha dato una lezione a Zeman junior, un po' spocchioso e presuntuoso, nelle varie dichiarazioni pre partita. Il calcio non è solo corsa o 4-3-3, ed i figli non sempre sono all'altezza dei padri. Un po' di umiltà non guasterebbe e nemmeno un po' più di raziocinio. Dopo un primo tempo del Fano, giocato a mille, i vecchietti amaranto hanno perso gamba e idee, lasciando al Perugia la possibilità di infilarli come e quando ha voluto. A calcio si gioca per 90° e non solo un tempo e non solo nella metà campo avversaria. Una ripassatina al manuale del calcio non guasterebbe sig. Karel. Forse credeva che il Grifo fosse della stessa pasta delle squadre incontrate finora? È bastato il secondo tempo ed il Grifo ha fatto un sol boccone dell'aquilotto fanese, che tra l'altro non aveva nemmeno un fuoriquota in campo ma tutti marpioni navigati.

Ora avanti per il primo posto, giocandosela a Lamezia, squadra che ora può solo pensare a riposarsi e concentrarsi sui play off, magari non tirandola al Grifo, per fare un dispetto ai vicini giallorossi. Grazie ragazzi! Oggi un 25 aprile che ricorderemo per tre motivi: festa della Liberazione, vittoria del campionato e onomastico. Non è poco. Un saluto.
 

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