Favorire l’accesso alle agevolazioni previste per i nuovi progetti di giovani imprenditori: è con questa finalità che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, ha prorogato fino al 31 dicembre 2013 la misura a supporto dell’onere sostenuto dai beneficiari di un’anticipazione, per l’acquisizione della fideiussione presentata a garanzia del rischio di insolvenza. Tale misura “una tantum” è a titolo “de minimis”, nel limite massimo del cinque per cento dell’anticipazione erogata.

L’agevolazione di maggior rilievo prevista dalla legge per l’occupazione giovanile (l.r. 12/95) consiste, infatti, in una anticipazione, a tasso zero, da rimborsare nel termine massimo di dieci anni, concedibile fino all’ottanta per cento delle spese sostenute per l’iniziativa d’impresa. La Regione è beneficiaria delle fideiussioni rilasciate da banche o istituti di credito, società di assicurazioni o società finanziarie iscritte all’elenco speciale, ex art. 107 del D.Lgs. n. 385/1993.

“Negli ultimi tempi – ha spiegato Riommi - la persistenza della crisi economica e le conseguenti implicazioni sul fronte finanziario e creditizio hanno creato difficoltà per l’accesso al credito delle PMI e in particolare delle neoimprese, la cui titolarità è in capo ai giovani. Per queste imprese è molto più difficoltoso e costoso ottenere la fideiussione necessaria per garantire la liquidazione dell’anticipazione prevista dalla legge. Una problematica che in taluni casi ha portato anche a rinunciare ai benefici assegnati. Da qui la decisione della Giunta di prorogare la misura in scadenza ad aprile fino alla fine dell’anno 2013. Ad oggi la misura “una tantum” è stata attivata per il finanziamento di 76 imprese, su un valore di anticipazioni liquidate di 2milioni e mezzo di euro, con un conseguente onere per il costo della fideiussione di quasi 97 mila euro”.
 

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