di Stefano Vinti 

"La riforma del Patto di Stabilità accettata dal governo, avvia un processo di disgregazione dell'Unione europea e del nostro Paese: ci attendono anni drammatici di declino", è quello che dichiara il prof. Gustavo Piga, docente di economia a Roma Tor Vergata, uno dei più critici delle politiche di austerità, in una intervista a 'Il Fatto Quotidiano'.
Prosegue dicendo:" La riforma è disastrosa sul piano democratico, economico e geopolitico...Il nuovo patto da' alla Commissione, dei tecnocrati, un potere enorme. I Paesi dovranno negoziare con loro piani di tagli alla spesa che vincolano i governi futuri. Gli elettori mandano a casa governanti per ritrovarono altri che fanno le stesse cose. Il famoso pilota automatico è col programma scritto altrove...stiamo costruendo una macchina infernale che minaccia i meccanismi democratici del continente...Il nuovo PDS è austero come il vecchio. Prevede tagli automatici di spesa enormi per i Paesi più deboli, cioè più indebitati: per l'Italia oltre 10 miliardi annui...Le sfide che abbiamo di fronte sono epocali e la chiave sono gli investimenti pubblici...Ci auto-castriamo eliminando la politica fiscale come arma per affermare i nostri valori: saremo sempre più vassalli di altre potenze...Ora ci siamo legati mani e piedi alla austerità...L'Italia non è nemmeno riuscita a ottenere lo scorporo degli investimenti dal calcolo dei parametri...Avremo anni durissimi di tagli imposti dalla UE, tensioni, e il contratto sociale scricchiolera'. Pensate solo a cosa sta già succedendo con la sanità".
Da questa analisi del prof. Piga, se ne deduce che occorre costruire una piattaforma radicale, contro il neoliberismo, contro questa Europa e contra la guerra. Subito.

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