TERNI – Ieri sono state collocate ed illuminate all’ingresso del Caos-Centro Arti opificio Siri, due centrifughe della ex Società Bosco con una semplice cerimonia. I due reperti di archeologia industriale sono stati salvati dalla ruggine e dall’incuria che li stava trasformando in rottami ricoperti di immondizia. All’iniziativa erano presenti gli assessori Enrico Melasecche con delega all’arredo e al decoro urbano e l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati mentre il sindaco era impegnato a Roma per la vertenza della Treofan.

L’assessore Melasecche ha ricordato le alterne vicende della Bosco, "diventata da piccola officina fondata nei primi del ‘900 ad importante industria meccanica che dava lavoro a centinaia di maestranze specializzate ed esportava in tutto il mondo i propri brevetti fra cui quelle centrifughe per zuccherifici utilizzate per la lavorazione in continuo della melassa da cui venivano separati i cristalli dello zucchero dalla parte umida".
Presenti numerosi ex dipendenti delle ex officine Bosco, “emblema – ha sottolineato Melasecche – dell’ingegno di maestranze specializzate che hanno caratterizzato la storia industriale ed umana della nostra città”.
L’assessore Salvati, ha sottolineato da parte sua come questa iniziativa costituisca un altro piccolo tassello nella battaglia congiunta che si sta conducendo contro l’abbandono generalizzato di rifiuti.
Entrambi hanno ringraziato il preside.

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