In occasione della conferenza stampa che si è svolta  presso la sala Montalcini dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, il prof. Roberto Gerli, in qualità di coordinatore della Rete Reumatologica regionale, ha presentato la nuova riorganizzazione ospedale-territorio dei servizi specialistici reumatologici che offrono cure e assistenza ai pazienti affetti da patologie reumatologiche.

La nuova riorganizzazione si concretizza grazie ai lavori del Comitato direttivo della Rete Reumatologica umbra, istituita con delibera regionale n. 444 del 16 maggio 2024, che prevede un piano di ottimizzazione dei servizi e ambulatori specialistici, dislocati in tutto il territorio regionale, per garantire ai cittadini un accesso appropriato alle cure e all’assistenza,  sotto il coordinamento funzionale regionale e centro “hub” riconosciuto nella struttura complessa di Reumatologia presente presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia. Nello specifico il piano di riorganizzazione sulla base della distribuzione della popolazione umbra prevede un assetto specialistico come segue: Struttura complessa di Reumatologia dell’A.O. di Perugia a valenza interaziendale insieme all’Azienda USL Umbria 1 con n. 5 medici reumatologi all’interno dell’A.O. di Perugia per le attività del Centro Hub e per le attività di specialistica ambulatoriale (2 per strutturare, 2 ambulatori settimanali per il Distretto del Perugino), n. 4 medici reumatologici nell’ambito dell’Azienda USL Umbria 1 (per strutturare ambulatori per gli altri 5 Distretti con orario settimanale definito proporzionale in base alla popolazione con standard di 38 ore per 100.000 abitanti) con possibilità codificata di interscambio o rotazione del personale medico tra le due Aziende. Per la Struttura Semplice Dipartimentale di Reumatologia dell’A.O. di Terni n. 3 reumatologi per le attività del Centro Spoke e per le attività di specialistica ambulatoriale (1 per strutturare un ambulatorio settimanale per il Distretto di Terni). Per l’Azienda USL Umbria 2 si prevedono 3 Reumatologi (per strutturare ambulatori per gli altri 5 Distretti con orario settimanale definito proporzionale in base alla popolazione con standard di 38 ore per 100.000 abitanti).

“La grave carenza di specialisti e una distribuzione non uniforme sul territorio regionale – spiega il prof. Roberto Gerli, direttore della struttura di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e coordinatore della Rete Reumatologica umbra - ha portato una rilevante mobilità di pazienti umbri verso altre regioni per prestazioni specialistiche reumatologiche, con conseguente elevato numero di prescrizioni per farmaci ad elevato costo da parte di specialisti di altre regioni e, quindi, inadeguato controllo della spesa regionale. Ciò ha determinato allo stato attuale forti criticità della attuale organizzazione assistenziale reumatologica in Umbria, come ad esempio lunghe liste di attesa e mancanza di percorsi assistenziali differenziati per bisogno di salute. Per questi motivi e, anche, su spinta delle associazioni di pazienti e delle società scientifiche nazionali, stiamo applicando lo schema della “Rete Assistenziale Integrata” elaborato dalla Società Italiana di Reumatologia che ci porterà ad una adeguata offerta sanitaria regionale per i pazienti affetti da malattie reumatologiche simile a quella già in atto in altre regioni italiane e in altre Nazioni europee. La Rete garantirà un’omogenea assistenza alla popolazione umbra sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico e la prescrizione dei farmaci biologici su piattaforma digitale rappresenterà il miglior mezzo per un controllo della spesa sanitaria, dell’appropriatezza prescrittiva e per il monitoraggio degli eventi avversi dei suddetti farmaci. Il nostro obiettivo principale – continua Gerli – è quello della gestione ottimale dei pazienti reumatologici umbri che trova una buona sintesi nella Rete Reumatologica integrata ospedale-territorio che, in coerenza con il modello hub and spoke, si propone di individuare i livelli ed i ruoli della rete medesima. In Umbria – conclude - si può stimare che vi siano circa 87.000 persone con affezioni reumatiche di cui oltre 15.500 con età inferiore ai 60 anni. Di questi 14.000 affette da reumatismi infiammatori, oltre 4.000 soggetti con artrite reumatoide e quasi 650 con lupus eritematoso sistemico”.

A portare la voce dei pazienti sono intervenute Alessandra Verducci, Presidente Associazione Malati Reumatici dell’Umbria (AMaR Umbria) e Silvia Tonolo, Presidente Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) con sede in veneto che hanno sottolineato: “Per quanto riguarda Amar Umbria, dopo anni di richieste da parte di pazienti umbri, finalmente abbiamo l'occasione concreta  di affrontare il problema insieme a tutti gli organi competenti. – ha detto Alessandra Verducci presidente di AMaR Umbria -  Sono lieta di far da portavoce di tutte le criticità locali emerse, allo scopo di poter trovare soluzioni durature quanto prima”.

“L’implementazione di una rete reumatologica e di un tavolo di lavoro con la presenza delle associazioni in pazienti – ha detto Silvia Tonolo presidente nazionale di ANMAR - dà modo da un lato di gestire bene i malati reumatici anche nel territorio e dall’altra la possibilità di portare alla luce criticità ai bisogni insoddisfatti dei pazienti da parte dell’associazione malati. Questo risultato, frutto del lavoro sinergico tra professionisti, Regione Umbria e associazioni di pazienti, è una grande vittoria per ANMAR e per la società italiana di reumatologia”.

 

Alla conferenza di presentazione sono intervenuti: il Prof. Vincenzo Talesa, Direttore Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, Alessandra Verducci, Presidente Associazione Malati Reumatici dell’Umbria (AMaR Umbria), Silvia Tonolo, Presidente Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR), Enrica Ricci, dirigente regionale della Direzione Salute.

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