Nuova legge regionale su welfare e assistenza alla persona
"L'approvazione della legge regionale su welfare e assistenza alla persona è una buona notizia. Una legge che abbiamo fortemente voluto e per la quale abbiamo a lungo lottato”. Lo scrivono in una nota i sindacati di categoria Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs dell’Umbria insieme alle rispettive confederazioni di Cgil Cisl e Uil, che sottolineano come la norma, che recepisce il nuovo codice degli appalti, garantirà regole certe a salvaguardia delle professionalità e della qualità del servizio alle persone.
"Questo percorso ci ha visti protagonisti - spiegano i sindacati - Abbiamo avanzato proposte che sono state tutte accolte e rappresentano elementi fondamentali per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori". In particolare, le sigle sindacali rimarcano l’importanza dell’obbligo della clausola sociale (la cui mancanza diventa elemento di esclusione dal appalto) e il superamento della logica del massimo ribasso attraverso la valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Ma non è tutto, la nuova legge, infatti, prevede garanzia dei livelli retributivi e mantenimento degli scatti di anzianità nei cambi appalto, impone l’applicazione dei CCNL firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, riserva almeno il 20% dei bandi alle imprese o cooperative ad inserimento lavorativo e assicura l''adeguamento delle tariffe ad ogni rinnovo contrattuale.
"Parliamo di una legge che riguarda nella nostra regione 9500 addetti e 80mila utenti solo nella cooperazione sociale - continuano Cgil, Cisl e Uil - ora, come sindacati chiediamo che si apra subito il confronto per elaborare le linee guida attuative e che la legge diventi operativa il prima possibile. Questo è fondamentale - insistono le sigle sindacali - in quanto abbiamo in scadenza la maggior parte dei servizi nella regione. È essenziale, inoltre, che le risorse per il rinnovo del CCNL vengano messe subito a disposizione. Chiediamo infine, visto l'ottimo risultato nell'approvazione della legge, che si apra il confronto rispetto a tutti gli altri servizi ad alta intensità di manodopera e alle grandi opere infrastrutturali, con l'obbiettivo di arrivare a protocolli d intesa o linee guida che regolamentino settori altrettanto importanti di servizio alla persona”, concludono Cgil, Cisl e Uil.
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